Mi chiamo Diogo Togni, vivo in Brasile e sono un bisnipote immigrato italiano. Nel 2010 ho dato l'ingresso il mio processo di cittadinanza italiana presso il Consolato italiano di San Paolo, ma nel 2017 chiamavano ancora coloro che hanno presentato la domanda di cittadinanza nel 2005. Dovrebbero chiamarmi solo nel 2022.
In questo modo, ho inviato personalmente una diffida ad adempiere al Consolato, ma questa diffida non fu accettata.
Ora, sto pensando a cosa potrei fare: entrare con PROCESSO AMMINISTRATIVO per ottenere l’abolizione delle liste di attesa per ottenere la cittadinanza via paterna a causa del ritardo nella fila del consolato.
Credi che avremmo possibilità di successo? Se sì, per favore, potresti dirmi se fai questo tipo di servizio e incorrere in un costo per fare questo processo?
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Gentile sig. Togni ha ragione, infatti per la legge italiana tale procedura deve esaurirsi nel termine massimo di 730 giorni, decorso il quale si può invocare il cosiddetto principio del silenzio- assenzo presentando un ricorsoal TAR, velocizzando così la procedura.
Per ulteriori chiarimenti può contattarmi ai seguenti recapiti:
Avv. Guglielmo Pezzolla
Buongiorno, se Lei ha prodotto la documentazione completa al Consolato Italiano, noto anche qui in Italia per i ritardi.... ritengo che il ricorso al TAR Lazio contro il silenzio sulla Sua istanza abbia notevoli probabilità di successo.
Personalmente , ho esperienza di ricorsi al TAR in materia di cittadinanza.
Il costo complessivo di un ricorso, che richiede spese vive di contributo unificato pari a 300,00 euro, potrebbe essere di circa 1.000,00/1.300,00 euro
Se interessato mi contatti tramite portale,
Auguri di Buon Anno Nuovo
Avv.Antonio Cesarini
Buonasera, io ho esperienza di ricorsi al TAR per questioni di cittadinanza e , se crede, potrà mettersi in contatto con me per definire il compenso
Saluti cordiali e Buon Anno Nuovo
Avv.Antonio Cesarini