Salve vi scrivo perché circa un mese fa mi sono sottoposta a una rinoplastIva secondaria per risolvere un problema estetico derivante da una rubisettoplastica del 2012 fatta in ospedale. Avevo un avvallamento sul dorso. Quindi questa seconda rinoplastica avrebbe dovuto farmi avere un naso dritto. Questo era l'obiettivo. Mi è stato messo un innesto e a fine intervento mi è stato detto che era stata ripulita la punta da vecchie cicatrici.
Dopo 22 giorni vedo il mio naso senza cerotti completamente tumefatto. Lateralmente con delle fossette (il chirurgo dice dovute a medicazione cd decubito) il dorso asimmetrico. In più dentro le cavità nasali mi sono venute delle cicatrici ipertrofiche che non mi fanno respirare bene. In queste ultime mi ha fatto delle punture di cortisone per farle passare. Lui dice che passa tutto e mi ha rimesso i cerotti per altri 15 giorni. Io ho delle foto che fanno vedere il naso deturpato. Ho bisogno di una consulenza di sapere i costi e se è ancora presto per richiedere i danni. Non esco di casa non parlo con nessuno. Sono dimagrita. Non dormo più e sto impazzendo. Se qualcuno volesse aiutarmi a Bologna vi chiedo di farlo. Ho paura pure a chiedere la cartella clinica perché il chirurgo si è arrabbiato quando gli ho detto dei difetti che si vedevano e ancora qualcuno mi deve seguire visto che mi ha medicato di nuovo ma non ho i soldi per rivolgermi ad altri. Io credo che ci possano essere gli estremi per un risarcimento. Non conosco casi in cui il naso era messo così subito dopo l'intervento. Posso inviare foto in privato.
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Gentile Signora,
da quanto espone sembrerebbero esserci i presupposti per agire giudizialmente. Tuttavia occorrerà senz'altro una perizia medico-legale che evidenzi eventuali errori del medico. La invito a prendere contatti con lo Studio se è sua intenzione approfondire. Cordiali saluti. Avv. Davide Monaco
Certamente, anche se presumo che il medico le abbia fatto firmare il consenso informato con la clausola che" la chirurgia non è una scienza esatta, non si può programmare a priori il risultato esatto dell'intervento, nonché la qualità delle cicatrici residue e l’eventuale formazione di ematomi e sierosi: eventi che dipendono non solo dalle tecniche chirurgia che impiegate quanto dalle risposte dell’organismo", bisogna comunque verificare che il medico, abbia rispettato i protocolli d'intervento e terapeuitici, solo allora si potrebbe ipotizzare una cd. "malpractice" medica.
Resto a sua disposizione per ogni eventuiale chiarimento.
Buongiorno sig.ra,
la prima cosa da fare è procedere con una perizia medico legale che le quantifichi il danno biologico subito.
Dopodichè, previa tentativo obbligatorio di mediazione, procederei con un accertamento tecnico preventivo ai fini della composizione della lite chiedendo al Giudice adito di nominare un CTU per una più dettagliata valutazione del danno.
In caso di esito positivo e nel caso in cui controparte non paghi allora si dovrebbe procedere con la richiesta coattiva di risarcimento danni.
Difficile allo stato quantificarLe gli eventuali costi.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e se a bisogno non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti.
Studio legale
Massimo Cannata
Buonasera, è necessario nominare un consulente che possa verificare il danno da lei subito prima di intraprendere qualsiasi azione nei confronti del medico.
Resto a Sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Distinti slauti
Avv. Alessia Scintu
Gentile Signora, nomini subito un consulente medico legale per accertare sia l' esistenza e sia l'entità del danno subito, dopodiché espletato il procedimento di mediazione obbligatorio, provvederà a citare a giudizio il chirurgo plastico.
A disposizione per qualsiasi chiarimento la saluto cordialmente.
Avv. Monia Dottorini
La prima cosa da fare è una perizia medico-legale. Dopo di che si potrà valutare l'opportunità di intraprendere l'azione per il risarcimento del danno preceduta obbligatoriamente dal tentativo di mediazione.
Resto a disposizione per quanto necessitasse
Cordiali saluti
avv. Marco Rigoni