Buongiorno mio padre è morto e io figlio voglio rinunciare all'eredità, che passa ai miei figli. Ho 2 figli maggiorenni e 2 minorenni. Quale procedura devo fare nell'immediato? Anche i figli maggiorenni devono fare la rinuncia insieme a me , oppure la potranno fare in futuro anche dopo la mia morte? Quali sono i tempi tecnici per questa procedura?
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I suoi figli maggiorenni in seguito alla sua rinuncia subentrano nei suoi diritti ereditari per quanto riguarda la successione di suo padre (successione per rappresentazione). Quindi sono poi liberi di decidere autonomamente se accettare l'eredità o rinunciarvi. La successione per rappresentazione si ha anche per quanto riguarda i suoi figli mimorenni. Del resto lei può effettuare la rinuncia oltre che per sé stesso anche nell'interesse di questi ultimi ma può farlo previa autorizzazione del Giudice Tutelare. A disposizione qualora voglia contattarmi personalmente per informazioni più dettagliate
Avv Matteo Rondina
Buongiorno,
come da lei già anticipato, nel momento in cui un genitore rinuncia, i figli subentreranno nella quota ereditaria (e questo vuol dire che i debiti passeranno ai figli). Il “subentro” avviene in virtù dell’istituto della rappresentazione, in base alla quale il discendente (rappresentante) è chiamato a succedere in luogo dell’ascendente (rappresentato) che non voglia o non possa accettare l’eredità, acquistando di conseguenza l’eredità o il legato che sarebbero stati devoluti ad altro soggetto (rappresentato).
L’art. 320, primo comma, del Codice Civile afferma che i genitori possono compiere degli atti di ordinaria amministrazione in nome e per conto dei figli minorenni, tuttavia, il terzo comma prevedere che la rinuncia all'eredità in nome e per conto di figli minorenni debba avvenire per necessità o utilità evidente del minore e la sussistenza di queste condizioni deve essere verificata dal giudice.
Il genitore dovrà dunque presentare un apposito ricorso al giudice tutelare competente, che in questo caso sarà il giudice del luogo in cui il minore ha la sede dei suoi principali interessi, in cui dovrà esporre la circostanza della successione e dimostrare che non siano presenti attivi oppure la presenza di debiti (presentando eventualmente le relative visure ipocatastali e risultanze), in modo da giustificare la richiesta di rinuncia all’eredità.
Qualora il giudice non autorizzerà la rinuncia, si dovrà necessariamente accettare l’eredità con beneficio d’inventario.
Il termine per accettare/rifiutare l'eredità è di 10 anni, se però il chiamato all'eredità è già nel possesso dei beni del defunto (ad es. vive nella casa del de cuius), il termine si riduce a tre mesi.
Inoltre, chiunque abbia un interesse ad abbreviare il termine decennale, può chiedere al Giudice della successione di fissare un termine entro il quale i chiamati all'eredità devono dichiarare se vogliono accettare o rinunciare alla stessa. Qualora il chiamato non effettui (o renda) la dichiarazione entro il termine fissato, perde il diritto di accettare.
Dunque, riassumendo, una volta che lei ha rifiutato l'eredità, in automatico tale diritto passerà ai suoi figli. I maggiorenni potranno rifiutare autonomamente nella sua stessa maniera, per i minorenni dovrà presentare ricorso al Giudice Tutelare motivando le ragioni di tale richiesta (tendenzialmente se le passività superano l'attivo, il giudice accetterà il rifiuto all'eredità).
Distinti saluti
Buonasera,i Suoi figli maggiorenni,se vogliono,dovrebbero rinunciare all'eredità, se ve ne sono i presupposti, entro un anno dalla Sua rinuncia ma possono anche dopo,con costi maggiori.Cordialmente,avv.Alfredo Guarino