Buongiorno,
nell'anno 2010 ho perso mio figlio a causa di un incidente stradale.
La causa civile si è appena conclusa ed il giudice ha dato il 100% di ragione a mio figlio ed ha stabilito un rimborso danni che complessivamente (tra genitori, sorella, nonni materni e paterni) ammonta a circa 1.200.000 euro.
L'assicurazione, che inizialmente si voleva accordare per 600.000 euro (cifra che noi abbiamo sempre rifiutato), ci ha detto che vuol fare ricorso e chiedere anche la sospensione del pagamento perché ritiene 1.200.000 euro una cifra troppo alta. L'assicurazione sarebbe disposta a non fare appello se noi ci accordassimo per 900.000 euro.
Ora la mia domanda è: quante possibilità ci sono che il giudice accordi loro la sospensione del risarcimento? Perché sinceramente 300.000 euro in meno sono troppe ed io e mio marito non ce la sentiamo di accettare, ma se poi il giudice in appello sospende il pagamento, noi dobbiamo andare avanti magari altri 4 o 5 anni e questo ci logora, quindi siamo combattuti.
Ringrazio vivamente e saluto.
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Le questioni che Lei pone sono due: una riguarda la possibilità che la Corte di Appello sospenda, in attesa della successiva decisione, l'efficacia esecutiva della sentenza di primo grado e quindi impedisca a lei di poter pretendere da subito il pagamento di 1.200.000 euro; l'altra, riguarda la possibilità che la Corte di Appello, al termine del nuovo giudizio, modifichi in peggio la sentenza di primo grado. Sulla prima questione rilevo che sarebbe piuttosto insolito che la Corte di Appello sospendesse l'efficacia esecutiva della sentenza di primo grado. Quindi, a mio giudizio, è improbabile che venga sospeso il Suo diritto a ricevere la somma di 1.200.000 euro. Può invece accadere che la Corte di Appello riduca con la sentenza il risarcimento liquidato dal Tribunale. Ma in questo caso Lei dovrebbe nella peggiore delle ipotesi restituire una parte del risarcimento già ricevuto. Quindi, a mio giudizio, non è opportuno accettare volontariamente decurtazioni degli importi liquidati in Suo favore.
L'ultima parola spetta comunque al Suo difensore che conosce gli atti e che saprà consigliarLa per il meglio.
Cordialmente.
Studio Legale Ercoli
Non è mai detto come finiscono le pratiche.
Meglio del suo legale che conosce le carte, chi può dirlo.
Io tratterei con l'assicurazione per raggiungere un accordo migliorativo, 300000 euro sono tanti anche se nessuno potrà pagare il dispiacere che state provando.
Gent.ma Roberta,
anzitutto mi permetta di esprimerLe le mie condoglianze per la perdita di Suo figlio. Come già scritto da altri Colleghi è difficile dare un giudizio senza conoscere nel dettaglio gli elementi della causa, anche se ritengo quantomeno poco probabile che l'Assicurazione possa ottenere una sospensione del pagamento.
Tuttavia nessuno meglio del Suo avvocato potrà consigliarLa sul da farsi.
Cordiali saluti.
Buongiorno Sig.ra Roberta,
non conoscendo il contenuto degli atti di causa, nè la motivazione della sentenza, diventa difficile fare una previsione su una eventuale concessione della sospensiva in appello.
Sinceramente non so quali "gravi motivi" possa addurre una compagnia di assicurazione, solitamente dotata di una consistenza patrimoniale notevole, a supporto della richiesta di sospensione.
Comprendo i Suoi dubbi, però solo il Suo legale conosce le carte, per cui solo il Collega potrà farLe una previsione che, comunque, conoscendo il modus operandi dei Giudici, è sempre sconsigliabile.
In bocca al lupo.
Cordiali saluti.
Avv. Luca Grassini.
Gentile signora Roberta,purtroppo e' vero che i giudizi di appello durano a lungo ma non mi sento di esprimermi senza la conoscenza degli atti della causa.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
anch'io riterrei poche soprattutto se la causa di primo grado , è stata estenuante come nel caso di specie .
Sinceramente poi , ed ad onore del vero l'importo liquidato non lo riterrei cosi sproporzionato , sebbene in questi tristi casi per la quantificazione entrano in gioco valutazioni di cui lei non fa alcun cenno, del tipo età , attività lavorativa , eventuale nucleo familiare di suo figlio . Io tramite il suo avvocato se proprio dovessi accettare una somma minore per evitarmi la rischiosità di un appello ( che dovrebbe però stravolgere la sentenza di primo grado ) insisterei per una cifra quanto meno di un milione
I miei saluti e spero che si risolva tutto al meglio
DB
la decisione, certamente difficile, potrà essere adottata sentendo il parere dell'avvocato che Vi assiste.
In ogni caso, a disposizione per eventuali chiarimenti
Buongiorno mi rendo conto della situazione e mi dispiace molto purtroppo non ci esiste una regola ma dipende dal tribunale.Si rivolga al suo avvocato e saprtrà consgliarla al meglio . Resto a sua disposizione per ogni chiarimento