Ho un negozio di compro oro. Ad aprile ho affidato, come al solito, la merce al portavalori con pacco assicurato. Il portavalori ha subito una rapina. Nonostante siano passati più di 120 giorni, non ho ancora ottenuto il risarcimento di quanto assicurato. La società portavalori mi dice che non dipende da loro ma dall'istruzione della pratica che è complessa perché coinvolge molti soggetti. Posso fargli causa o devo attendere ancora?
Trovano sempre giustificazioni, io non mi fido più.
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Gentilussimo Davide,
laddove non l'avesse gia' fatto, ritengo sia opportuno che Lei provveda all'invio di una formale richiesta risarcitoria allansocieta' portavalori con raccomandata a.r.
A Sua disposizione per assistenza.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)
Gentile sig. Davide,
in ragione dell'alto rischio cui è sottoposta la sua attività, vengono obbligatoriamente stipulate assicurazioni che coprano proprio questi eventi non dipendenti dal vs. volere. È dunque la ratio stessa del contratto quella di fornire una copertura assicurativa alle più svariate circostanze sfavorevoli che possano afferire la sua attività. Lei è titolare del diritto al risarcimento in questa circostanza, in quanto lei è esente da qualsiasi responsabilità e l'evento è avvenuto indipendentemente dalla sua condotta. Oltretutto, mediante il versamento di un premio che immagino essere stato corposo, lei ha acquisito questo diritto a essere tenuto indenne mediante la copertura assicurativa. Pertanto, alla luce del già dilatorio tempo intercorso, come affermato correttamente dai gentilissimi colleghi, la invito a inviare prontamente una raccomandata A/R alla compagnia assicurativa, diffidandola al pagamento entro 10 giorni, e riservandosi il diritto di agire in via legale sia in caso di offerta risarcitoria non congrua sia in caso di assoluto e totale inadempimento.
Le consiglio di conservarsi la raccomandata sia nella parte riguardante il testo, sia nella parte indicante la data di spedizione.
Confidando nella completezza della risposta,
Il vettore è responsabile della perdita dei beni trasportati, se non prova che la perdita sia derivata da causo fortuito (o da altri fatti che, nella specie, non sembrano assumere particolare rilevanza).
La giurisprudenza in diverse occasioni ha ribadito che non è ravvisabile il caso fortuito nella rapina di gioielli in sè considerata. La rapina, quindi, non esonera il vettore dalla responsabilità conseguente alla perdita dei beni oggetto di traporto.
E' pertanto suo diritto ottenere l'integrale risarcimento dei danni subiti.
A tal fine, dovrà inviare una lettera di diffida al portavalori e, se ne conosce gli estremi, anche alla compagnia di assicurazione.
La lettera di diffida è necessaria anche per interrompere la prescrizione che, in materia di contratto di trasporto, è di un anno.
In difetto di pagamento, Le consiglio di intraprendere le opportune iniziative a tutela dei suoi interessi.
Cordiali saluti
Consiglio di rivolgersi a un legale e contestare il danno con raccomandata . Potrebbe trattare il tutto con la compagnia assicuratrice, ove non si muovesse nulla può agire in causa.
Resto a disposizione
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Il Suo diritto al risarcimento non può essere messo in discussione, nè sottoposto a termini per essere esercitato.
Quindi,come Le hanno già consigliato i colleghi che mi hanno preceduto, inoltri subito una formale richiesta risarcitoria (al portavalori e - se ne conosce gli estremi - anche alla compagnia di assicurazione) e - in caso di inerzia - intraprenda le iniziative legali del caso.
Cordialmente.
Studio Legale Ercoli
Confermo quanto già esposto dal Collega che mi ha preceduto.
Suppongo che i rapporti tra Lei ed il portavalori avranno un regolamento contrattuale, al quale , anche, si potrà e dovrà far riferimento.
Varrà senz'altro inoltrare una diffida alla società portavalori ed alla assicurazione al fine del risarcimento del danno, con minaccia di adire le vie legali in caso di inadempimento.
Saluti cordiali
Avv.Antonio Cesarini, Bergamo
Gentile signore,
preliminarmente è opportuno inoltrare una comunicazione a mezzo racc.A/r, sia alla Società che all'Assicurazione, con invito ad adempiere nel termine di gg.10 dal ricevimento, rappresentando il decorso del tempo e la condotta dilatoria, ovviamente con riserva di agire anche per il pregiudizio cagionato dal ritardo nell'espletamento degli incombenti.
Distinti saluti