Salve colleghi, ho depositato un ricorso per decreto ingiuntivo per un creditore che aveva diverse fatture insolute nei confronti di un debitore. Il giudice ha chiesto una integrazione probatoria. Ora il creditore ha risolto bonariamente con il debitore. Qualcuno può dirmi come posso muovermi.
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Gentile Collega,
stante la definizione bonaria intervenuta tra le parti -immagino a Sua insaputa- potrà rinunciare al ricorso per decreto ingiuntivo e ovviamente chiedere al cliente il pagamento delle Sue competenze.
Saluti cordiali
Sandra Macis
Cagliari
Gent.ma Collega Gianna,
avendo il Suo Assistito definito bonariamente la posizione, ed il G.U. non ancora emesso il decreto ingiuntivo, deve immediatamente depositare atto di rinuncia al provvedimento monitorio e, poi, e soprattutto, farsi pagare dal Suo Cliente.
Cordiali saluti
Avv. Daniela Coccia
Gentile Collega,
Poiché il ricorso è stato comunque depositato, il debitore dovrebbe pagare quanto statuito nel decreto emesso (ad integrazione eseguita ovviamente). Dipende dai rapporti che intercorrono tra te ed il tuo assistito e tra quest'ultimo ed il suo "ex" debitore. Parlane con il tuo cliente facendo presente la situazione.
Cordialità
Gentile Collega,
dalla esposizione fattuale è ragionevole ritenere che l'accordo sia intervenuto a cavallo tra deposito del decreto e richiesta integrativa ( Giudice di Pace o Tribunale).
Se non si procede all'integrazione la naturale conseguenza ritengo sarà il rigetto.
non essendo sufficiente quanto già offerto in produzione .Occorre , tuttavia , valutare attentamente il caso; infatti a parte le ragioni del cliente , con il D.I vi è anche la liquidazione di spese ed onorario di Avvocato che mi pare siano rimaste fuori dall'accordo ( da formalizzare per iscritto per ogni evenienza) .Bisogna chiarire questo aspetto contestualmente a quelli procedurali.
Distinti saluti
Avv.Felice Bruni - Catanzaro