L'amante dell'ex moglie è andato ad abitare nella casa coniugale il giorno dopo la prima sentenza di separazione giudiziale.
Il bambino di 4 anni sta male, la ex non me lo fa più sentire telefonicamente, lo vedo solo al martedi e giovedi dalle 19 alle 20.30
e 2 notti al mese.
È distrutto, non capisce perché suo padre che l'ha cresciuto non può più vederlo e vivere insieme a lui e non si capacita di quest'uomo di 20 anni più grande più di me, con problemi di tossicodipendenza.
Ho cambiato 5 avvocati ma non mi credono o dicono che la legge è questa, devo denunciarli tutti e 5?
È possibile salvare il bambino ?
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Si può chiedere la modifica delle condizioni, se la causa della separazione è ancora in corso. Si può inoltre far presente la situazione di disagio del minore a motivo della tossicodipendenza del nuovo patrigno
Buongiorno Signor Diego.
Innanzitutto bisognerebbe capire se la separazione giudiziale è terminata con sentenza o è ancora in corso e sulla base di ciò si potrebbe o chiedere una modifica oppure fare presente nel procedimento in corso la situazione venutasi a creare.
In ogni caso non vi è motivo per "denunciare" i 5 avvocati che non Le credono.
Dovrà in ogni caso fornire dimostrazione di quanto asserisce.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Gentile Diego,
la vicenda che ci espone e' un po' singolare. Quale tribunale ha deciso la separazione giudiziale? Perche' le hanno accordato tempi cosi' ristretti per stare con Suo figlio? Il provvedimento non rispetta le prescrizioni sulla bigenitorialita' previste dalla normativa sull'affido condiviso.
Se il nuovo compagno di Sua moglie ha problemi di tossicodipendeinza con condotte inadeguate si puo' certamente provare a non farlo convivere con Suo figlio.
Riscriva ancora, e ci fornisca gli altri elementi, altrimenti non si riesce a darLe una risposta adeguata.
Cordiali saluti
Avv. Saveria Ricci