Mio figlio sta affrontando un periodo strano. Sto cercando di aiutarlo ma non me lo permette. Ho paura che stia spacciando stupefacenti, probabilmente droghe leggere. Non voglio denunciarlo, ma ho paura che possa finire in brutti giri. Se lo convincessi a collaborare con la polizia, verrebbe comunque arrestato? Aiutatemi, non so come comportarmi e non so quali potrebbero essere per lui le conseguenze a livello legale. Grazie
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Gent.ma Signora,
un conto è l'arresto e altro conto è la condanna penale. Sul primo aspetto, partendo dalla premessa di un atteggiamento collaborativo di Suo figlio, mi sentirei di escludere l'adozione della custodia cautelare in carcere. Praticamente inevitabile sarebbe invece la condanna penale, anche se esistono svariati strumenti normativi per mitigarne la portata (ad es. rito abbreviato o patteggiamento della pena). Questi effetti (l'uno eventuale e l'altro certo) sarebbero sicuramente connessi alla Sua eventuale denuncia. Si pone dunque un delicato problema: se per il bene di Suo figlio sia opportuno innescare a suo carico un processo penale o se la situazione consenta di farne a meno. La risposta non può ovviamente essere generica e presuppone un'attenta valutazione di tutti gli aspetti della vicenda. Le consiglio di parlarne con Suo figlio e di farsi assistere da un avvocato prima di intraprendere qualsiasi iniziativa legale.
A Sua disposizione
Buongiorno,
esiste una circostanza attenuante speciale contenuta nel d.PR 309/1990 proprio per chi collabora, che può essere invocata nell'ambito di un giudizio penale sugli stupefacenti. Tuttavia, ritengo, stante la delicatezza del caso e le pene severe previste per chi spaccia sostanze stupefacenti, che tale situazione necessiti un approfondimento maggiore, anche al fine di darLe il giusto consiglio.
Cordiali saluti
Avv. Barbara La Rosa
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Signora
occorrerebbe sapere esattamente il ruolo di suo figlio e che tipo di attività illecita effettivamente svolta. Io Le consiglio di tentare nuovamente di parlare con suo figlio. Potrebbe anche bastare, se riuscisse a convincerlo, smettere quel che sta facendo senza eccessive conseguenze.
Ma ovviamente, come detto, occorrerebbe capire bene la situaizone
Avv. Emiliano Vitelli
Il caso non può essere trattato astrattamente senza approfondire determinati argomenti e circostanze.
Se ha bisogno sono a sua disposizione
Avv. Alessandro Dimauro
Foro di Torino
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Circa il quesito proposto,
bisogna preliminarmente valutare e configurare il caso circa l'età - se rientra o meno nella competenza del Tribunale dei Minori e se trattasi di detenzione per uso personale e/o spaccio, variando i profili penali.
Tuttavia, prima di avanzare ipotesi, sarebbe opportuno, preliminarmente, l'ausilio di uno specialista per identificare la natura del problema.
Distinti saluti
Avv.Felice Bruni - Catanzaro