Buongiorno,
sono titolare di un'attività commerciale specifica per bambini in un negozio in affitto sito al piano terra di un complesso condominiale che a giugno ha deliberato per il passaggio a riscaldamento autonomo. I condomini si sono rivolti a varie aziende per affettare il lavoro, il mio proprietario ha scelto la ditta alla quale la maggior parte si era affidata. Ora so per certo che il termine ultimo per effettuare i lavori era il 31 ottobre da li in poi penle di 50 euro al giorno. A tutt'oggi nessun operaio è ancora entrato nel mio negozio per cominciare i lavori. Essendo io di Belluno la porto a conoscenza che la temperatura interna oggi non ha mai superato i 3 gradi. La cosa porta notevoli disagi anche ai clienti che non acquistano abbigliamento perché spogliarsi o spogliare bimbi con queste temperature è improponibile. Ho chiamato più' volte l'azienda appaltatrice, ho parlato con i loro operai che stanno lavorando in un appartamento per capire quando ma ancora non sanno dirmi niente ....sembra che ci vorranno altre 2 settimane per i lavori più' il tempo per gli allacciamenti bim e stesura contratti. Ho diritto ad un rimborso per il danno ecomico recato alla mia attività? oltre al freddo patito e che patirò' nei prox gg dato che si prevede neve e temperature sotto lo zero? Potete inviarmi eventualmente bozza di eventuale raccomandata per richiesta danni? a chi la inoltro? fiduciosa e congelata attendo. Grazie °Katia Dal Molin
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Gentile signora Dal Molin,di sicuro potra' richiedere al proprietario la restituzione di buona parte dei canoni locativi versati per la parziale inidoneita' della cosa locata,in relazione alla destinazione contrattualmente convenuta.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
da un punto di vista legale lei il rapporto lo ha con il suo padrone di casa, evidentemente cè stata una riunione di condominio dove il suo proprietario ha partecipato e scelto quella ditta. Ora il condominio ha diritto di lamentarsi con la ditta che effettua i lavori, lei essendo affittuario può rivolgersi sicuramente al propprietario dell'immobile ritenendolo responsabile delle conseguense del caso e credo anche verso la ditta perchè compartecipe dei danni arrecati alla sua attività...................
se crede sono a disposizione
Condivido la risposta del Collega . Lei ha rapporti con il proprietario locatore ed a lui che, in primis, si dovrà riferire per risolvere il problema del riscaldamento.
Il contratto di appalto , da quello che si intuisce, è condominiale e sarebbe opportuno averne copia ed esaminarlo prima di eventualmente assumere iniziative.
Le circostanze di fatto esposte, che direttamente incidono negativamente sulla attività lavorativa, paiono legittimare una richiesta di risarcimento danni
Saluti cordiali
Avv.Antonio Cesarini, Bergamo
Gentile signora Katia,
in primis bisogna avere in mano il contratto per capire i termini e le tutele contenute.In effetti chi è tenuto a curare l'esatto adempimento è il proprietario con il quale intrattiene il rapporto contrattuale di locazione ad uso commerciale.
Per sbloccare l' immobilismo stagnante è opportuno inoltrare una racc.a/r al proprietario e locatore ed alla ditta richiedendo di provvedere tempestivamente ad assicurare comunque il servizio, allo stato non erogato, - con termosifoni elettrici e/o altro mezzo idoneo - assumendone i costi, con riserva delle opportune tutele e di azione in solido in tutte le sedi individuate, per mancata fruizione , danni e responsabiltà contrattuale ed extracontrattuale per la tipicità della Sua attività rivolta al settore infanzia, impossibilitata da circostanza oggettive.
Distinti saluti
Avv. Felice Bruni - Catanzaro