Voglio separarmi dopo 28 anni di matrimonio. Abbiamo una figlia di 17 anni. Lui non vuole la separazione. Che diritti ho? Come funziona in questi casi?
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Gentilissima Luisa,
a prescindere dal consenso o meno di Suo marito,ei potra' comunque ottenere la separazione inoltrando un processo di separazione c.d giudiziale.I tempi sono piu' lunghi rispetto alla separazione consensuale ma il diniego di Suo marito non puo' impedirLe di separarsi.
Se vi e' disparita' economica e, in particolare se Lei e' il coniuge piu' debole economicamente Lei ha diritto ad un assegno di mantenimento la cui misura dovra' essere tale da garantire il tenore di vita matrimoniale.
La figlia minore, anche se prossima alla maggiire eta', viene affidata ad entrambi i genitori con la previsione del genitore presso cui avra' la residenza prevalente.
Il genitire c.d collocatario e cioe' il genitore con cui abitera' prevalentemente Sua figlia avra' diritto alla assegnazione della casa familiare, a prescindere da chi sia proprietario.
Da rilevare che, in caso di contestazione sull'affidamento, Sua figlia verra' ascoltata dal Giudice o direttamente o in modalita' protetta.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)
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Vi sono più aspetti da valutare e sui quali si può definire un quadro della Sua situazione in caso di domanda di separazione.
Non c'è da cullarsi sui luoghi comuni che "casa, soldi e figli" sono sempre assegnati alla moglie, in quanto per le situazioni presenti caso per caso ci sono diverse sfaccettature da rilevare e sottoporre all'attenzione del Tribunale.
Sono disponibile a seguire il Suo caso.
Distinti saluti
Avv. Pasqualfabrizio A.dro A.sto Fràncica Mayo
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Gentile Sig.ra Luisa,
considerata la delicata problematica se vuole posso riceverLa presso il mio studio, senza impegno.
Resto in attesa di cortese risposta in merito. Può contattarmi tramite il portale.
Cordiali saluti
Avv. M. Carlucci
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Lei può chiedere la separazione da suo marito. I diritti che lei può vantare nei confronti di suo marito dipendono in larga misura dalle vostre reciproche condizioni economiche e dai beni di cui ciascuno di voi è titolare.
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si puo fare: avrà la casa la figlia ed il contributo del coniuge
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Lei può comunque presentare una domanda a suo nome in tribunale a mezzo di un legale. La figlia, salvo casi particolari, sarà affidata congiuntamente ad entrambi con domicilio presso di lei, e con assegnazione a lei del domicilio coniugale, anche se di proprietà di suo marito, con contributo di una quota di mantenimento a carico di suo marito per sua figlia. Riguardo gli altri aspetti patrimoniali tra coniugi, dovrei sapere nel concreto qualcosa in più per darle delle indicazioni, anche in vista del futuro divorzio e dell'eventuale pretesa alla quota del TFR di suo marito, ove vi fosse.
Resto a disposizione
saluti
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