Mia moglie non mi ama più. Da due anni non facciamo l'amore: lei ha detto dopo qualche mese di mie insistenze che si era rotto qualcosa ma non ha mai voluto fare un percorso di coppia. Anche dal punto di vista affettivo abbracci e baci sempre elemosinati dal sottoscritto. Abbiamo un figlio minorenne. A lei andrebbe bene vivere sotto lo stesso tetto ma non più come coppia. Io non so cosa fare. Lavoro nella scuola con contratti precari e lei ha entrate esigue come insegnante fitness.
Vorrei sapere:
- avrei diritto a chiedere separazione con addebito per non pagarle assegno o alimenti
- nel caso di separazione con addebito potrei farla anche se accetto di convivere ma non come coppia o dovrei farla subito
- abbiamo una casa con mutuo che per la maggior parte ho pagato io: vorrei darle a disposizione nel caso ci separassimo la casa solo fino alla maggiore età di nostro figlio dopodichè potremmo vendere. Io pagherei metà della rata mensile.
grazie
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Considerata la Vostra situazione lavorativa ritengo che lei sarà tenuto esclusivamente al mantenimento del figlio. Circa le altre condizioni queste potrebbero essere oggetto di una separazione consensuale. Per la domanda di addebito di responsabilità, la stessa mi sembra inutile e a ogni modo difficilmente potrà essere provata.
Saluti cordiali Avv. Sandra Macis
Cagliari
Egregio sig.Leone,nel Suo caso non è astrattamente da escludere la possibilità di una pronuncia di addebito,anche se necessitano ulteriori informazioni e vi è la grande difficoltà di poter assolvere all'onere probatorio;la casa coniugale sarebbe assegnata al genitore collocatario sino alla indipendenza economica del minore e,di fatto,non mi pare che possa conseguire concreti vantaggi da una pronuncia di addebito.Cordialmente avv.Alfredo Guarino
Buongiorno per quanto riguarda il figlio esiste l'obbligo di mantenimento che sarà determinato da un accordo tra di voi.
Per quanto riguarda il resto va capito chi resterà nella casa coniugale, di solito il figlio con il collocatario.
l'addebito è una cosa molto complessa e molto costosa, che inoltre allunga moltissimo la causa e di solito Inn presenza di figli non è consigliata.
Può contattarmi.
La separazione è chiesta con addebito se vi sono i presupposti e mi pare non ci siano. Lei è tenuto a contribuire al mantenimento di suo figlio ma non a quello di sua moglie viste le vostre condizioni economiche. NOn so fino a che punto possa essere utile condividere l'abitazione e se il tribunale accetterà l'eventual vostro accordo.
Resto a disposizione
Buongiorno
non credo sia una scelta felice chiedere la separazione con addebito da un lato e continuare a vivere sotto lo stesso tetto dall’alto.
Credo che lei ha le idee un po’ confuse e necessita di alcuni chiarimenti
Il mio studio resta a disposizione per qualsiasi necessità
Avv. Maria Sannino (Lucca)
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Egregio Signor Leone,
dai pochi fatti raccontati, non ritengo ci siano i presupposti per chiedere una pronuncia di addebito della separazione.
Ad ogni modo, non dovrà corrispondere un mantenimento in favore di Sua moglie, tenuto conto dei redditi esigui, ma solo quello per il figlio minore.
La casa coniugale verrebbe assegnata per Legge alla madre, presso la quale rimarrebbe collocato prevalentemente il figlio, fino all'indipendenza economica di quest'ultimo.
Pertanto, nel futuro, potreTe disporre la vendita dell'immobile.
Si rivolga ad un avvocato al fine di definire la posizione e dar corso ad una procedura di separazione, che a mio avviso, potrebbe essere consensuale.
Cordiali saluti.
avv. Francesca Minutolo del Foro di Modena