Buon giorno,
dalla nascita di mia figlia (16 mesi) la situazione familiare si è andata sgretolando sempre di più. Punto di scontro principale è la quasi totale lontananza di mio marito dalla bambina e da me.
Per valutare seriamente un'ipotesi di separazione vorrei capire però quanto tempo la bimba dovrebbe poi passare esclusivamente con il padre (con cui non è mai rimasta da sola in 16 mesi).
Un altro punto difficile è il fatto che dovrei essere io a lasciare la casa in cui viviamo perché si tratta di una bifamilare condivisa con i genitori di lui.
Piuttosto che imporre una situazione così difficile alla mia bimba vale ancora il mio sacrificio di restare con suo padre?
Grazie per la consulenza.
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Gentile signora Andrea,
prima di tutto prendo in considerazione la questione più rilevante e cioè la tutela della bimba.
In primo luogo le consiglio di parlare con suo marito per capire le intenzioni dello stesso, ovvio che un suo sacrificio (rimanere in una condizione forzata) non fa bene nè alla bambina nè a lei.
Per quanto attiene all'affidamento della figlia questo di norma è condiviso salvo che vi siano gravi motivi per i quali il giudice potrà e dovrà affidare la bimba ad uno solo dei genitori.
Il fatto che il papà non sia molto presente non è motivo di affidamento esclusivo a lei, ma potrà essere motivo affinchè il giudice valuti di tutelare il rapporto con il padre attraverso strumenti idonei a tutelare la bimba e a creare un progressivo legame con il padre nel rispetto dei tempi della figlia.
Per quanto attiene alla casa coniugale per legge viene assegnata al genitore con cui la minore coabita in maniera prevalente (credo che nel suo caso sia lei).
Poi ogni decisione presa di comune accordo dai coniugi, nel rispetto della tutela della minore, potrà essere rappresentata al giudice o all'organo competente (in caso di negoziazione assistita).
Resto a disposizione per ogni sua necessità.
avv. Emanuela Costa
Venezia
Buongiorno Signora Andrea.
Dovrebbe innanzitutto effettuare una valutazione personale e verificare se effettivamente per Lei la convivenza con Suo marito è divenuta intollerabile e se il rapporto matrimoniale si ripercuote negativamente sulla bimba.
Detto ciò, i tempi di visita possono essere liberamente concordati tra i coniugi in caso di separazione consensuale (diversamente verranno stabiliti dal Giudice sulla base delle necessità della piccola e degli impegni lavorativi del genitore non collocatario).
Se lascerà la casa coniugale ciò verrà tenuto in debita considerazione dal Giudice per quanto riguarda gli aspetti economici della separazione.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Gentile sig.ra Andrea,
premetto che, come in tutte le crisi familiari dove ci sono bambini piccoli, è senz'altro auspicabile raggiungere una soluzione condivisa tra i coniugi e, pertanto, Le suggerirei in prima battuta di affronatare il problema parlando con Suo marito.
Al di là di ciò, quanto alla casa coniugale, Lei - a prescindere dalla proprietà della stessa - potrà chiedere al Giudice che Le venga assegnata in conseguenza della collocazione della figlia presso di Lei.
Quanto ai tempi di visita/permanenza della piccola presso il padre, Lei potrà senz'altro chiedere al Giudice che, vista la Sua maggior presenza con la bambina fin dalla nascita e, tenuto conto della tenera età di Sua figlia, preveda che i periodi di permanenza con il padre siano aumentati gradualmente via via che la piccola crescerà e sarà più autonoma.
Restando a disposizione per eventuali chiarimenti, Le porgo cordiali saluti,
Studio Legale Palermo - Martini
Udine
la casa familiare viene assegnata al genitore cui sono affidati i figli minorenni e, quindi, nel Suo caso presumibilmente a Lei.
Per quanto concerne il tempo che la bimba di 16 mesi dovrà trascorrere con il padre, è da presumersi che possa incontrarlo per alcune ore un paio di pomeriggi a settimana e, se le condizioni dello sviluppo lo consentono, possa trascorrere anche un fine settimana con lui a settimane alterne.
Ma in ordine a tali decisioni il competente Tribunale dovrà valutare molteplici fattori e quindi non può definirsi uno schema rigido che possa valere in ogni caso specifico.
Buongiorno signora Andrea
Innanzitutto dobbiamo capire le intenzioni di suo marito per risolvere il suo problema. Viene in rilievo l'interesse della bimba che così piccola il giudice terra conto per l'Italia ma anche se suo marito non è molto presente diciamo così non è motivo di affidamento esclusivo ma il giudice valuterà tutte le condizioni più idonee per la bimba.
Riguardo alla casa coniugale il giudice l.'assegna al coniuge che ha l'affidamento dei fogli. Io consiglio sempre in questi casi un accordo quando i figli sono cosi piccoli.
Resto a sua disposizione per ogni chiarimento.
DISTINTI saluti
AVV.GIOVANNA Oriani