Salve,
Mi rivolgo a voi per chiedere una consulenza.
Convivo col mio compagno ed abbiamo una figlia piccola. La casa nella quale stiamo è di sua proprietà.
Io vorrei separarmi e mi piacerebbe sapere: posso andare via con mia figlia prima che venga formalizzato tutto o sarebbe considerato abbandono della abitazione con sottrazione di minore? Il padre della bambina non è d’accordo con la separazione e sta diventando ingestibile il fatto di stare insieme finché non si trovi un accordo scritto. Infine voglio sapere se posso recarmi all’estero con mia figlia per fare visita ai miei parenti e se lui può opporsi.
Ringrazio e saluto
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Buongiorno signora,
prima di prendere qualsiasi decisione è bene che Lei contatti un legale di fiducia per la fissazione di un incontro, nel corso del quale Lei indicherà tutti i profili del rapporto con il padre di sua figlia e il legale sarà in grado di indicarle le strade da percorrere.
Non prenda decisioni avventate a tutela sua e di sua figlia.
Ricordi in ogni caso che Lei non è legata al padre di sua figlia con rapporto di coniugio, ma che deve garantire a sua figlia di mantenere un rapporto costante con il padre e di avere una abitazione e un contesto familiare adeguato.
Il mio studio si trova a Vanzago, in provincia di Milano.
Se vuole mi contatti a mezzo mail per la fissazione di un incontro (può reperire i miei recapiti accedendo al mio sito internet).
Cordialmente.
Avv. Stefania Panzitta, Vanzago (MI)
Gentile Signora Luci2020,
si rivolga a un legale di fiducia che saprà consigliarLa. La casa familiare potrebbe essere assegnata a Lei con ptrvalente collocamento della figlia.
Le consiglio la formalizzazione dei provvedimenti relativi alla figlia avanti il Tribunale anche se vi siano accordi scritti intervenuti tra i genitori.
Se Lei decidesse di recarsi all'estero e bene avere il consenso scritto del padre.
A Sua disposizione.
Gentile signora,
Lei può lasciare l'abitazione familiare posto che lei è solo convivente ma alla bambina dovrà essere garantito un rapporto costante con il padre al fine di tutelare la genitorialita', altrimenti potrebbe incorrere in gravi conseguenze.
Lei può recarsi all'estero ma la bambina potrà espatriare solo ed esclusivamente con il consenso del padre.
Le consiglio di formalizzare e regolare il diritto di visita della bimba con il padre ed ogni altra esigenza relativa al rapporto padre-figlia per non incorrere in spiacevoli inconvenienti giudiziari.
Si faccia seguire da un legale esperto in materia.
Avv marina ligrani
Buongiorno,
per lasciare la casa coniugale devono esserci validi motivi che portano all'impossibilità di continuare la convivenza altrimenti potrebbe portare alla separazione con addebito.
Per quanto riguarda il fatto di portare all'estero la bambina occorre il consenso del padre, o in mancanza l'autorizzazione del giudice. Se lo fa lo stesso commette il reato di sottrazione di incapace.
Le consiglio di rivolgersi a un legale di fiducia.
A sua disposizione.
Avv. Natascia Carignani
Buonasera.
Per poter allontanarsi dall'abitazione è sufficiente che comunichi per iscritto (possibilmente a mezzo di un legale) la sua volontà di separarsi essendo la convivenza diventata intollerabile.
Tuttavia occorrerebbe valutare con attenzione tale volontà a fronte del fatto che potrebbe esserle assegnato l'immobile come casa coniugale nell'interesse della minore indipendentemente dalla proprietà dello stesso.
Per quanto riguarda il portare sua figlia all'estero a far visita ai parenti, occorre necessariamente il consenso del padre che dovrà essere formalizzato con la registrazione sui documenti della minore validi per l'espatrio. Senza tale consenso non potrà portare fuori dall'Italia la minore.
In ogni caso, data la delicatezza della situazione data dalla presenza della figlia minore, le consiglio di rivolgersi a un avvocato per una sua migliore tutela.
Rimango a disposizione.
Avv. Giada Trincheri