Buona sera, purtroppo io e mio marito siamo arrivati al capolinea non riusciamo più a comunicare ,ci urli amo contro e ci scarichiamo le colpe ..ovviamente la colpa è di entrambi. Ho proposto di andare a fare terapia di coppia ma lui dopo 3 sedute ha voluto interrompere perché le così eravamo inutili ,per trovare strumenti per migliorare la comunicazione ho chiesto di fare allora sedute separate ma.lui dice di essere perfetto e di aver ragione e non aver bisogno di niente e nessunoa solo di non vedermi più .
Così oggi mi ha detto di iniziare a cercarmi una casa perché a breve mi caccera via e che visto che a detta sua sono squilibrata lui mi farà la.guerra per togliermi i bimbi ,anche se il secondo non lo vuole .
Sono molto spaventata e ho il cuore a pezzi perché mai avrei potuto immaginare delle parole così da lui. Io invece non voglio fare nessuna guerra visto che i figli hanno diritto ad entrambi i genitori ma ho molta paura ..lui dice anche che visto che io sono di religione musulmana giocherà sui fatti tristi che stanno accadendo dicendo che sono estremista e che gli avvocati o peggio il giudice non lascerà mai i figli ad una della mia religione( non sono praticante e non porto il velo). IO ho un buon lavoro statale avevo una casa di propietà che abbiamo deciso di vendere per.andare a vivere nella sua casa ereditata dalla nonna e Siamo in separazione dei beni . Ora sono impaurita e devo iniziare a cercare una casa in questo stato ... . Sono terrorizzata da tanta cattiveria nata in tutti questi mesi di litigi .
Potete aiutarmi ?
Grazie mille
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Buongiorno,
Le minacce di Suo marito sono del tutto infondate.
Basti pensare che nel nostro ordinamento non sono costituzionalmente possibili discriminazioni dovute a ragioni religiose (art. 3 Costituzione).
Con riferimento agli altri Suoi timore Le consiglio caldamente di NON lasciare la casa coniugale senza aver parlato di persona con un legale.
Nella speranza di esserLe stata di aiuto, Le invio i migliori saluti.
Avv. Monica Lomazzi
Gentile Signora, non ha nulla da temere, le minacce di Suo marito sono infondate. In Italia non si è discriminati per motivi religiosi, lo dice la nostra Costituzione. Inoltre i figli saranno affidati ad entrambi (L.54/2006) con collocazione principale presso di Lei, che è la madre, dunque potrà rimanere nella casa coniugale senza il pagamento del canone e sarà lui a doversi procurare una uova casa. Sarà stabilito anche un assegno di mantenimento per i figli. Vada subito da un avvocato esperto in diritto di famiglia e tenti insieme al Suo legale di raggiungere un accordo consensuale (il collega lo informerà della normativa e forse Suo marito muterà atteggiamento), se così non fosse, dovrà intraprendere una separazione giudiziale, ma otterrà giustizia. La causa durerà anni, ma nei provvedimenti temporanei ed urgenti che vengono dati dal Presidente alla prima udienza, Lei sarà autorizzata a rimanere nella casa coniugale e Le verrà dato un assegno per i figli, in attesa della sentenza. Quindi NON LASCI LA CASA. A disposizione per ogni chiarimento. Avv. Stefania Lucchi di Forlì.
Buon giorno cerchi subito un avvocato, non lasci la casa e se lui la butta fuori lei chiami i carabinieri. Purtroppo visti i presupposti non sarà una separazione facile, ma un tribunale sarà equo nel decidere anche in merito ai figli.la sua religione non è un ostacolo.
Per ogni bisogno a disposizione
Avv Monica Ghiloni
Gentile signora Francesca,non ceda alle minacce e non lasci la casa coniugale,promuovendo subito un giudizio di separazione:presumibilmente Le saranno affidati i figli con collocazione presso di Lei,con conseguenziale assegnazione della casa ed assegno di mantenimento:potro' essere piu' preciso se mi fornira' la conoscenza di tutti gli elementi del caso.CordialmenteAvv.AlfredoGuarinoNapoli
Gentile Francesca,
Naturalmente lei è molto impaurita ma non deve temere nulla, probabilmente dovrà affrontare una separazione giudiziale che le porterà via del tempo ma non subirà alcun sopruso.
Da quanto da lei raccontato mi sembra di capire che lei è incinta in tal caso non lasci l'abitazione coniugale e cerchi ,al più presto di iniziare il giudizio.
Suo marito non può ottenere l'affido esclusivo dei figli facendo valere motivi inerenti la sua religione, l'affido esclusivo segue regole ben precise che riguardano il bene dei figli.
AVV Marina Ligrani
Gentile signora Francesca,
stia tranquilla, le minacce di Suo marito sono prive di qualsiasi fondamento. Si rivolga ad un legale che la tuteli nel procedimento avanti il Tribunale e non lasci la casa coniugale.
Rimango a disposizione e La saluto cordialmente.
avv. Liana Bauccio
Buongiorno,
senza alcun timore per le minacce del tutto infondate di suo marito, puo' chiedere la separazione in Tribunale, le consiglio di rivolgersi ad un legale.
Cordiali saluti.
avv. Moriero - Genova