Inviata da Roberto Righele. 22 ott 2016
Separazione
Buonasera,
dopo 8 anni di fidanzamento, e 4 di convivenza, la mia ex fidanzata ha deciso di lasciarmi. Abbiamo in comune un figlio di 3 anni. Purtroppo la situazione che si presenta è che dopo più di un mese di separazione si convive ancora sotto lo stesso tetto per poter stare vicino al piccolo. Io ho un lavoro a tempo indeterminato che tra assegni familiari dovedo mio figlio al 100 per cento e il mio stipendio e di circa 1500 mensili. Lei invece lavora in un bar 3 ore al giorno con uno stipendio di circa 350mensili. Lei continua a dirmi che appena trova lavoro più serio se ne va.
Nel frattempo lei ha già iniziato anche una nuova relazione. Non riesco più ad accettare tutto ciò. Cosa posso fare? Quando andrà via di casa, quali obblighi ho nei suoi confronti? E quali per mio figlio? Infine può mandarmi lei via di casa? Grazie mille per l'attenzione
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Buongiorno,
come già hanno suggerito i Colleghi, Le consigliamo di rivolgersi ad un Legale di fiducia nella Sua zona. Nel Suo caso andranno approfonditi diversi aspetti e, nella migliore delle ipotesi, si potrà giungere, insieme alla Sua compagna, a stilare un ricorso congiunto per disciplinare le condizioni sia economiche che di visita del bambino con ogni genitore, nonchè quale sarà il genitore collocatario (che, considerata la tenera età del bambino, si identificherà nella mamma, se non vi sono controindicazioni in merito).
Restiamo a disposizione.
Studio Legale Giaccardi-Laurino
(Torino)
Buongiorno Signor Righele.
Può depositare un ricorso, eventualmente congiunto, per l'affidamento e il mantenimento del figlio naturale.
Lei ha obblighi di mantenimento nei confronti di Suo figlio.
Verso la Sua compagna, potrebbe essere obbligato a versare gli alimenti, ma solo se la Signora versa in stato di bisogno e non è in grado di provvedere al proprio mantenimento. Preciso che gli alimenti si differenziano dal cd. “mantenimento” che poiché i primi competono solo in caso di necessità per la sopravvivenza e, dunque, sono fissati in misura inferiore rispetto al mantenimento. Inoltre l’obbligo di corrispondere gli alimenti non è “a tempo indeterminato” come nel caso di matrimonio, ma viene fissato dal Tribunale per un periodo proporzionale alla durata della convivenza
Infine, la Sua compagna non può mandarLa via di casa.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Le consiglio di approfondire l'argomento con un legale, gli elementi forniti devono essere approfonditi. Se voule il mio studio è a disposizione anche solo per una consulenza
Buongiorno.
gli obblighi di mantenimento sono solo nei confronti del figlio. Occorre proporre al Tribunale del luogo in cui ha la residenza il figlio un ricorso per stabilire le condizioni di affidamento e di mantenimento del figlio minorenne, anche congiunto (nel caso in cui riusciste a trovate l'accordo lei e la sua compagna).
Si rivolga immediatamente ad un legale che saprà darle i più opportuni suggerimenti su come muoversi tempestivamente in questa delicata situazione famigliare. Resto a disposizione. Cordialità.
Buongiorno
Visto la sua situazione un po delicata le consiglio subito di rivolgersi ad un avvocato della sua zona suo figlio ha diritto ad un assegno di mantenimento Resto a sua disposizione per ogni chiarimento.
DISTINTI SALUTI
AVV.GIOVANNA ORIANI