Buongiorno, riassumo brevemente la situazione. Coppia non sposata, conviviamo da 9 anni, abbiamo 4 figli. Viviamo in un appartamento, che in origine erano due separati,(il primo in cui vivevamo è stato comprato dai genitori del mio compagno, l'appartamento che abbiamo poi unito è stato comprato dai miei genitori), per un totale di 110mq diviso in 3 camere da letto, 2 bagni, 1 cucina e 1 sala, 1 dispensa. Lui lavora, io sono disoccupata da circa 1 anno. In caso di separazione consensuale (attualmente stiamo andando da uno psicologo psicoterapeuta ma non trovo miglioramenti), lui può imporre la divisione dei due appartamenti?
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Gentile Roberta,
In casi come il suo è auspicabile un accordo tra i genitori relativamente al collocamento, affido, mantenimento dei figli. Invero, in caso di accordo il giudice terrà conto delle vostre determinazioni.
In assenza, invece, sarà il giudice che determinerà le regole del rapporto con i figli individuano in primis la casa collocataria e potrà prendere in considerazione eventuali richieste di divisione immobiliare, ove non creino turbamento ai minori.
Spero di essere stata d’aiuto.
In caso si ulteriori dubbi e/o chiarimenti sul punto, non esiti a contattare il nostro studio esperto in materia.
in caso di separazione la casa le sarebbe assegnata perchè lì sarebbero collocati i minori, per cui la casa non potrebbe essere divisa sino al termine dell'utilizzo per i minori. Quando poi si andrebbe a discutere della questione, potreste regolare le proprietà non necessariamente con la divisione, magari donandole ai figli poi maggiorenni, o altro.
Resto a disposizione
Buongiorno,
normalmente nella separazione, anche di persone semplicemente conviventi, il giudice dispone l'assegnazione della casa coniugale al coniuge con i quale i figli vengono collocati.
Normalmente, se si tratta di minori, con la mamma.
Quindi la casa verrebbe assegnata a lei.
Altro discorso è relativo alla proprietà dell'immobile: se il suo compagno volesse sciogliere la comunione dell'immobile, trattandosi di due appartamenti inizialmente distinti e poi uniti, potrebbe semplicemente chiederle di ridividerli materialmente in due unità che rimarrebbero di proprietà personale di ciascuno di voi. Altrimenti potrebbe chiederle di riscattare la sua quota e, in tal caso, l'immobile diverrebbe interamente di sua proprietà.
Ne parli comunque con il suo legale.
Avv. Maria Croce
Gentile Roberta,
In realtà non essendo sposati la gestione dell'appartamento seguirà la collocazione dei figli,se minorenni.
L'intervento del giudice riguarderà solo la genitorialità.
AVV Marina Ligrani
Gentile signora,
Se riuscite a trovare un accordo il giudice, nell'emettere il provvedimento, si atterrà al vostro accordo sempre che sia nell'interesse dei figli, casa compresa.
Se il ricorso non sarà consensuale, il papà dei vostri figli potrà chiedere la divisione dell'immobile trattandosi già di immobile diviso catastalmente.
Ricordo che la vostra non è separazione trattandosi di coppia di fatto.
Cordialità
Avv. Paola Federici