Separazione da narcisista

Inviata da giadadag96. 17 ott 2024

Mi sto separando da un narcisista patologico, borderline, termine che ha usato lo psicologo che mi segue, non siamo sposati ma abbiamo un figlio insieme. Adesso lui ha un’altra relazione.
Dopo un periodo di tranquillità adesso sembra voglia farmi la guerra.
Avendo ancora la residenza dove vivo io, entra in casa quando non ci sono e fa foto, per dimostrare che a detta sua la casa fa schifo ed è invivibile.
Abbiamo un cane insieme che è rimasto a me, e mi aveva promesso che in base ai suoi turni di lavoro, mi avrebbe aiutata a gestirla, promessa ovviamente non mantenuta ed è capitato che una volta il cane mi facesse dei bisogni in casa, che lui ha prontamente fotografato.
Fa questa cosa perché gli è giunta voce che io voglio contattare un legale o addirittura trasferirmi, cosa non vera perchè io sto bene nel mio paese, ma anche se volessi farlo non credo avrei bisogno del permesso, perché non si tratterebbe di cambiare stato ma di trasferirsi ad un 1 ora di macchina nemmeno.
Sua mamma, che penso abbia gli stessi tratti narcisistici del figlio, e continua a dirmi che se contatto un legale mi tolgono il bambino per la casa, e che io in questa situazione non penso a mio figlio ed al suo bene, cosa che sto facendo da mesi a questa parte. Aggiungo che sua madre è un grande aiuto per quanto riguarda il bambino.
Sono una madre che lavora, che ha un buono stipendio che mi consente di far vivere dignitosamente me e mio figlio, e che cerco di tenere la casa decentemente nonostante io lavori tutto il giorno ed ho quindi deciso di contattare comunque un legale, perché mi sento a posto.
Volevo sapere cosa prevede la legge in questi casi, se è vero che possono portarmi via il bambino, perche questa è la mia paura, nonostante sappia di aver a che fare con un padre narcisista patologico, borderline, soggetto a scatti d’ira e facente sicuramente uso di sostanze ed abuso di alcol, dato che ha anche un ritiro della patente a suo carico.
Sua madre ha già avuto a che fare in passato con gli assistenti sociali, quindi è conosciuta da loro, il che mi rende abbastanza tranquilla.

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Buongiorno,
il fatto che il Suo ex compagno acceda alla Sua abitazione senza il Suo consenso e fotografi l’interno costituisce una violazione della privacy e del domicilio. Sebbene egli risulti ancora formalmente residente presso l’indirizzo in questione, ciò non gli conferisce alcun diritto di ingresso senza il Suo permesso, soprattutto in assenza di una relazione affettiva tra di voi.
Per quanto riguarda la minaccia di un’eventuale sottrazione del bambino a causa delle condizioni dell’abitazione, la legge italiana prevede che l’affidamento e la responsabilità genitoriale siano sempre regolati dal principio del superiore interesse del minore (art. 337-ter c.c.). I Tribunali, di norma, valutano diversi elementi, tra cui:
- la stabilità emotiva e psicologica del genitore.
- la capacità di soddisfare le necessità materiali e affettive del minore.
- la presenza di un ambiente sicuro e idoneo allo sviluppo del bambino.
Infine, se, come afferma, Lei è una madre lavoratrice che provvede adeguatamente al mantenimento e alle esigenze del figlio, il rischio che il bambino venga sottratto alla Sua custodia è estremamente ridotto per non dire assente, a meno che non emergano situazioni di grave negligenza o pericolo per il minore, circostanze che, da quanto riportato, non sembrano sussistere nel Suo caso.

Restando a disposizione, molto cordialmente saluto.
Avv. Fabio Casaburo

Studio Legale Casaburo Avv. Fabio Casaburo Avvocato a Torino

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