Buongiorno!
Sono Gabriella, di origini rumene con la cittadinanza italiana. Sono sposata da 12 anni con comunioni dei beni. Per me questi 12 anni sono stati un calvario perchè dal primo anno di matrimonio sono stata maltrattata e picchiata del mio marito. Adesso mi caccia via, minacciandomi che mi ammazza se sto ancora qui nella casa. La casa e sua ereditata dai suoi genitori. In tutti questi 12 anni sono stati comprati tante cose, macchine, mobili....casa era vuota. Lui ha una impresa di opere idrauliche. Volevo sapere se io dovrò andare via solo con una valigia come vuole lui. Dimenticavo ,io sono disoccupata perchè per il suo orgoglio non mi ha lasciato mai a lavorare. Grazie
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Buongiorno Gabriella,
Le consiglio di rivolgersi il prima possibile ad un avvocato per procedere con la separazione e, quindi, con la richiesta di mantenimento.
Se non ci sono figli, la casa non potrà essere assegnata a Lei, quindi dovrà certamente trovarsi un'altra abitazione entro breve tempo.
Il mio studio è a Sua disposizione per ogni necessità.
Cordiali saluti
avv. Federica Taiola
Gent.ma sig.ra Gabriella
Le rappresento che potrà intentare secondo la Sua volontà una causa di separazione, rappresentando lo status del suo matrimonio, che mi pare di aver capito piuttosto tormentato. Solo una volta che il Giudice Vi avrà autorizzato a vivere separati e disposto l'allontanamento dalla casa coniugale di uno dei coniugi, Lei potrà lasciarla. Non dimenticando con questo che potrà chiedere un congruo mantenimento al suo coniuge.
A disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Disponibile sul circondario della Corte di appello di Roma.
Cordiali Saluti
Avv. Maria Patricia Iori
Gentilissima signora,
rispondendo ai Suoi quesiti, chiarisco quanto segue.
Suo marito non può allontanarLa dall'abitazione se non a seguito di un provvedimento giudiziario, che in caso di separazione giudiziale corrisponderà ai provvedimenti presidenziali che il Presidente sarò chiamato ad assumere alla prima udienza. All'attesa prima udienza (dopo un paio di mesi dal deposito del ricorso per separazione) il Presidente potrà dovrà anche disporre in Suo favore un contributo al Suo mantenimento, che dovrà tenere conto delle condizioni economico-patrimoniali- reddituali sia Sue che di Suo marito e del tenore di vita avuto in costanza di matrimonio.
Prima di questi provvedimenti, o di un accordo complessivo tra Lei e Suo marito, nulla può cambiare.
La invito anch'io, come già hanno fatto altri Colleghi, a sporgere denuncia per le violenze di Suo marito, perchè i Suoi diritti non debbano essere ingiustamente calpestati o compromessi.
Consiglio come sempre di rivolgersi a chi, come me, si occupi specificamente di Diritto di Famiglia.
Un cordiale saluto
Gentilissima Gabriella,
mi spiace molto leggere le violenze che Lei ha subito da parte di Suo marito.Le consiglio vivamente di rivolgersi al piu' presto ad un Avvocato esperto in Diritto di Famiglia. Se, come desume, dal matrimonio non sono nato figli, Lei purtroppo non ha diritto all'assegnazione della casa familiare; ha tuttavia diritto a pretendere un assegno di mantenimento.
Ho inoltre il dovere di informarla che, visto il Suo stato di disoccupazione, ha diritto al patrocinio a spese dello Stato ovvero alla difesa di un Avvocato senza sostenere nessuna spesa (ndr il compenso all'Avvocato verra' pagato dallo Stato).
Io sono iscritta nell'Elenco Speciale degli Avvocati abilitati al patrocinio a spese dello Stato e, se vorra', saro' ben lieta di difenderLa.
A Sua disposizione.
Cordialmente.
Avv.Silvia Parrini (FORO DI PISA)
Gent.ma sig.ra Gabriella,
certamente lei non deve andare via con solo la valigia come dice suo marito! Ha dei diritti e questi vanno rispettati! Per prima cosa se dovesse minacciarla o agire comportamenti violenti non esiti a chiamare carabinieri o polizia e a sporgere denuncia.
Se il vostro matrimonio è finito è giusto che vi separiate ma con i tempi e i modi necessari. Per prima cosa non è tenuta ad allontanarsi della casa coniugale prima di aver trovato un'adeguata sistemazione e comunque prima che vi sia una pronuncia del giudice della separazione che assegni la casa a suo marito, cosa che con molta probabilità avverrà, non essendoci, come mi sembra di capire, figli minori.
Per quanto riguarda i beni acquistati in costanza di matrimonio, invece, lei ha diritto ad ottenere la sua parte, come, tenuto conto della situazione economica sua e di suo marito, nonché dei motivi che hanno portato alla separazione, quali anche il clima di continue violenze ecc., ha diritto ad un congruo assegno di mantenimento, almeno fintanto che non sia in grado di trovare un adeguato lavoro.
Le consiglio, dunque, di rivolgersi ad un legale di fiducia eventualmente giovandosi anche del patrocinio a spese dello Stato, per essere adeguatamente tutelata.
Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti cordialmente saluto
Avv. F.C. (foro di Roma)
Gentile signora Gabriella,
i beni acquistati durante il matrimonio ricadono nella comunione dei beni e dovranno essere divisi tra entrambi.
Lei ha inoltre diritto a un assegno di mantenimento.
Le consiglio di rivolgersi immediatamente a un avvocato che tuteli i Suoi diritti nel procedimento di separazione.
In merito alla casa coniugale, se non ci sono figli, questa sarà presumibilmente assegnata a Suo marito.
Se Suo marito dovesse minacciarLa, presenti immediatamente una denuncia alla Polizia o ai Carabinieri.
Cordiali saluti
Buon giorno, si rivolga ad un avvocato e si faccia assistere nella separazione, visto che è disoccupata potrebbe anche chiedere il patrocinio a spese dello Stato. Non sarà suo marito a decidere se Lei deve andare via da quella casa o meno, ma il giudice. In ogni caso viste le violenze provveda a denuciarlo
Cordiali saluti avv. Melania Catalano
Buongiorno signora Gabriella.
Effettivamente in assenza di figli minori o non autosufficienti la casa coniugale verrà con tutta probabilità assegnata a suo marito. Di sicuro però lei non può venire cacciata via da casa così facilmente come sostiene suo marito. Si trovi al più presto un avvocato e se suo marito la minaccia o addirittura la picchia chiami immediatamente i carabinieri. Se lei, come mi pare di capire, non ha reddito potrà ottenere il patrocinio a spese dello stato. Dovrà in tal caso scegliere un avvocato iscritto all'apposito albo. Io lo sono e se lei si trova nella mia zona potrei assisterla. Diversamente si rivolga al consiglio dell'ordine degli avvocati della sua zona.
Mi contatti pure liberamente per ulteriori informazioni. Cordiali saluti.
M. Enea
Gentilissima Signora Gabriella,
il fatto che la casa sia di proprietà di Suo marito non comporta che Lui possa cacciarla, nè minacciarla: se il Vostro rapporto si è esaurito, Vi separerete, ma Lei ha dei diritti che può far valere. Nel caso in cui non abbiate figli, è verosimile che la casa non Le venga assegnata: i beni acquistati durante il matrimonio sono caduti in comunione e Lei potrà avere la Sua parte. Inoltre, potrà chiedere di avere un assegno di mantenimento quantomeno fintanto che non avrà trovato un lavoro. Si rivolga ad un avvocato per tutelarsi e, nel caso in cui Suo marito dovesse minacciarLa, può presentare denuncia anche direttamente a Polizia o Carabinieri.
Se posso aiutarLa, non esisti a contattarmi.
Cordiali saluti,
Avv. Claudia Cortese
Buongiorno Signora Gabriella.
Innanzitutto Suo marito non può certo cacciarla di casa e in caso La minacci Le consiglio di sporgere immediata denuncia all'Autorità.
Inoltre, se intende separarsi, in caso di disaccordo tra i coniugi, non potrà esserLe assegnata la casa coniugale (di proprietà di Suo marito) in assenza di figli, ma potrà ottenere un adeguato assegno di mantenimento e potranno esserLe assegnati una parte dei mobili, veicoli etc acquistati in costanza di matrimonio.
Resto a disposizione per ogni ulteriore necessità e/o chiarimento ed invio distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Gentile Gabriella,
lei non parla di figli quindi deduco che non en avete. In ogni caso, considerata la sua situazione, nel momento in cui vi separate suo marito com molto probabilità dovrà lasciare a lei l'uso delal casa coniugale e sarà obbligato a darle un qualche mantenimento.
Aggiungo anche che suo marito NON può mandarla via di casa sinché siete sposati.
Si rechi da un avvocato (eventualmetne anche abilitato al patroinio) per farsi assistere al meglio.