Buongiorno vi espongo il mio caso:
sono sposato con un avvocato, per scelta sono disoccupato e mi occupo della casa, del figlio di 10 anni ed aiuto mia moglie in ufficio.
Da qualche anno il nostro matrimonio è finito, coabitiamo, ci vediamo pochissimo, non condividiamo più nulla, nemmeno il letto, visto che dormiamo separati.
Inutile dire che di ciò che è stato tra noi non vi è più nulla e vorrei separarmi per cercare di rifarmi una vita, ho 47 anni.
Mi sono cercato un lavoro ovunque ma nulla, ho dei soldi in parte miei personali ma niente di che, non vorrei rovinare la vita di mio figlio, considerato che per quasi la totalità del tempo sta con me, perché sono io ad occuparmene in tutto come fossi una madre, essendo quest'ultima MAI presente per motivi di lavoro ed io non posso continuare in questo modo.
Riassumendo :
non ho un reddito,
non ho una casa salvo la coinugale ed una seconda gravata da mutuo intestato a mia moglie,
di fatto sono la mamma ed in teoria perderei mio figlio,
siamo in regime di seprazione dei beni
Che soluzioni potrei avere ? Una separazione in casa è possibile ? per favore aiutatemi.
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Buonasera Giovanni,
innanzitutto ho il dovere di informarLa che, data la Sua mancanza di reddito, Lei avrebbe diritto al patrocinio a spese dello Stato ovvero alla difesa gratuita da parte di un Avvocato iscritto nelle liste degli Avvocati abilitati, per l'appunto, al patrocinio a spese dello Stato.
Suo figlio ha 10 anni, quindi non è più in tenera età e, in caso di probabile (purtroppo) contrasto sull'affidamento, potrebbe essere ascoltato se considerato capace di discernimento; per inciso, i figli che hanno compiuto 12 anni sono considerati per legge capaci di discernimento e debbono essere ascoltati dal Giudice, talvolta per il tramite di uno psicologo.
Atteso ciò che ha scritto sulla vita familiare, direi che, nell'interesse di Suo figlio (ndr perchè è l'interesse del minore che il Tribunale considera e valuta come preminente), sarebbe auspicabile stabilire il regime di affidamento condiviso con collocamento di Suo figlio presso il padre; dunque Lei, in qualità di genitore affidatario c.d collocatario, avrebbe il diritto di rimanere, unitamente a Suo figlio, presso la casa familiare in quanto la casa verrebbe a Lei assegnata.
Non solo: prospettata così la situazione, Lei avrebbe diritto - visto il Suo stato di disoccupazione - all'assegno di mantenimento per sè e per Suo figlio.
Se Sua moglie non fosse d'accordo, dovrebbe essere inoltrata una causa per separazione personale giudiziale e, in tal caso sarebbe inevitabile da parte del Tribunale disporre una consulenza tecnica d'ufficio al fine di valutare la soluzione migliore, in termini di affidamento e di collocazione, per Suo figlio.
A mio modesto avviso, atteso che fino ad oggi, di fatto - anche in base ad accordi familiari - Lei si è occupato in tutto e per tutto di Suo figlio, in caso di contrasto, è probabile che il Tribunale decida per la collocazione di Suo figlio presso di Lei.
E' comunque sempre auspicabile adoperarsi per raggiungere un accordo al fine di sottoscrivere un ricorso per separazione personale consensuale.
La soluzione dei "separati in casa" non è da apprezzare anche per le conseguenze psicologiche sui figli.
Si rivolga ad un Avvocato di Sua fiducia e si faccia consigliare.
Cordialmente.
Buongiorno Signor Giovanni.
Può tentare una separazione consensuale oppure una giudiziale chiedendo l'assegnazione della casa, la collocazione con Lei dei figlio, mantenimento per sé e per Suo figlio, il tutto con gratuito patrocinio a spese dello stato se il Suo reddito è inferiore ad € 11.528,41.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
buon pomeriggio
Lei ha diritto ad un avvocato abilitato al gratuito patrocinio si potrebbe fare una accordo dei coniugi visto anche l'attaccaMENTO DI SUO FIGLIO.
Altrimenti si agisce in via giudiziale chiedendo l'affido condiviso con residenza privilegiata con lei e casa coniugale .
Resto a sua disposizione per ogni chiarimento.
Distinti saluti
Avv.Giovanna Oriani
prima di tutto lei ha diritto ad essere assistito da un legale abilitato al patrocinio a spese dello stato, visto che non ha reddito, dopo di che una separazione sotto lo stesso tetto è fattibile ma occorre l'accordo dei coniugi a tal fine.
Se così non dovesse essere lei può chiedere l'affidamento congiunto e la collocazione prevalente del figlio con lei e assegnazione della casa coniugale, visto il forte rapporto che ha con il figlio.
A disposizione per ogni chiarimento.
cordiali saluti
avv. Emanuela Costa
Venezia