Buonasera,
Sono sposato da 3 anni io e mia moglie abbiamo una figlia di 8 mesi, voglio separarmi a causa di incompatibilità caratteriale, il nostro rapporto è ormai deteriorato, dopo la nascita della nostra primogenita tutto è andato nel baratro, si litiga di continuo e credo che a lungo termine non farà bene a nostra figlia. Mia moglie non lavora, viviamo in casa d'affitto, che pago per intero io (450 mensili) percepisco circa 1600 al mese, Decidendo di andare via quanto dovrei versare sia a mia figlia che a mia moglie? Mia moglie ha 34 anni e per molto tempo ha lavorato con regolare busta paga, è possibile che il giudice stabilisca solo il mantenimento per la bambina e non il.suo poiché è in grado di trovarsi un lavoro? In tal caso è possibile che io paghi 450 di fitto 400 per la bambina e altrettanto 400 per mia.moglie? Possibile che resteri con 400 euro mensili?
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Buonasera, non esiste dei parametri precisi per stabilire l'importo dell'assegno di mantenimento. Certo, se sua moglie ha delle concrete possibilità di trovare un lavoro il Tribunale ne terrà conto. le consiglio, comunque, di provare una trattativa per una eventuale separazione consensuale, anche per garantire alla bambina di 3 anni un clima più sereno. Resto a sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Distinti slauti.
Avv. Alberto Alvazzi del Frate
Egregio Signor Ernesto,
sicuramente se Lei e Sua moglie trovate un accordo sulle condizioni anche economiche della separazione non c'è alcuna ingerenza del Tribunale nella determinazione dell'assegno di mantenimento, se invece questo accordo (che sarebbe auspicabile) non ci fosse, l'assegno come pure le modalità di visita tra Lei e la bambina verranno determinati dal tribnale. Non so di dove Lei sia, per cui non posso sapere quali siano i parametri seguiti dal Tribunale di competenza, normalmente, tuttavia, l'assegno per il concorso nel mantenimento si aggira sul 30% dello stipendio dell'obbligato alla corresponsione. Nel Suo caso circa 500 € per moglie e figlia. Io consiglio sempre i miei clienti di sdoppiare l'assegno indicando quanto per la moglie e quanto per i figli in modo da poter facilmente e senza l'intervento del Magistrato operare la relativa decurtazione la volta che la moglie trovi un lavoro oppure che instauri una convivenza o che i figli divengano economicamente indipendenti. Per quanto attiene al mantenimento di Sua moglie "una rondine non fa primavera" e la sentenza ricordata da uno dei colleghi che mi hanno preceduta nella risposta non è stata seguita da altre, invece il contributo al mantenimento è dovuto fintanto che la signora non trovi una sistemazione lavorativa che la renda economicamente indipendente. Il contributo cessa anche quando la signora, pur avendo la possibilità concreta di lavoro lo rifiuti.
resto a Sua disposizione per ogni eventuale chiarimento e Le porgo i migliori saluti
avv. Maria Franzetta
Egregio Sig. Ernesto,escluderei che,con un reddito di euro 1600 mensili,debba versare a titolo di mantenimento euro 1250 mensili;l'importo complessivo e' variabile,in casi analoghi,in relazione alle concrete fattispecie agli orientamenti dei diversi giudici,in linea di massima direi fra 600 ed 800 euro.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
Buongiorno Sig. Ernesto, è possibile che per la bambina le venga richiesto un assegno inferiore intorno ai 200€. E' inevitabile che con la separazione la famiglia si impoverisce poichè le spese fisse si raddoppiano e i redditi rimangono gli stessi. Stante la tenera età di vostra figlia non credo che il giudice disponga che sua moglie debba andare a lavorare x mantenersi in quanto in grado di farlo, perchè chi baderebbe alla bimba?Le consiglio di accordarsi con sua moglie poichè in caso contrario le opporrebbe un divorzio giudiziale ed il suo reddito verrebbe notevolmente ridotto. Cordialmente Avv. Elisa Benvenuti
Egregio Sig. Ernesto,non credo proprio che,con un reddito di euro 1600,possa essere condannato a versare euro 1250 mensili ma,presumibilmente,una somma oscillante fra euro600 ed euro 800,in linea di massima.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
Gentile Sig. Ernesto,
ritengo che nel Suo caso sia importante evitare scontri in sede di separazione giudiziale e di maggior interesse trovare una soluzione congrua e nell'interesse di tutti
sono a Sua disposizione anche per una mediazione familiare e comounque per fare accettare dalla Sua consorte una separazione consuensuale che eviterebbe le lungaggini di una procedura giudiziale con ripicche e addebiti reciproci. La attendo presso il mio studio all'indirizzo che trova su questo portale, previo avviso telefonico.
Egregio Signore, non esiste un esatto calcolo matematico. Verrà tutto valutato dal giudice in sede di separazione salvo che riusciate a trovare voi un accordo sulle condizioni economiche. Se Lei è a Roma mi può contattare e sono a Sua disposizione.
Cordiali Saluti
Buongiorno
Si deve rivolgere ad un avvocato della sua zona adsso vi è un a sentenza della cassazione che se sia moglie ha dimostrato capacità lavorativa non ha diri tuo all'assegno Resto a sua disposizione per ogni chiarimento Avv.Giovanna Oriani