Buonasera, sono sposata da 4 anni e abbiamo un bimbo di 20 mesi, ma vorrei separarmi. Attualmente insegno alla primaria con un contratto a tempo determinato da 18 ore, fino al 30 giugno, per uno stipendio di circa 950€. Mio marito percepisce da impiegato, 2200€, di cui 200€ sono destinati ad un figlio avuto prima di conoscerci con un'altra donna. Vorrei sapere cosa mi spetta in caso di separazione. Ho un appartamento di proprieta'.Grazie. Saluti
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Buongiorno, sicuramente a Vostro figlio il padre dovrà contribuire al mantenimento e alle spese straordinarie nei termini che dovranno essere decisi o di comune accordo con l'assistenza preferibile di un legale o nel caso di disaccordo dal Giudice soprattutto in relazione al fatto che vostro figlio vivrà prevalentemente presso uno dei due genitori. Da tale ultimo fatto discende anche l'assegnazione della casa familiare.
Allo stato dei fatti cosí come da lei descritti non è possibile fare previsioni.
si affidi ad un legale della sua zona.
cordiali saluti.
avv. Emanuela Costa
Venezia
Buongiorno Rossella,
come già espresso dai Colleghi, è indubbio che il padre dovrà contribuire al mantenimento del figlio con un assegno mensile e versando le spese straordinarie nei termini pattuiti o indicati dal Giudice.
Quanto all'assegno di mantenimento a Suo favore, diversi saranno i fattori che potranno far sì che Le venga riconosciuto oppure no (fatti che hanno portato alla separazione, tenore di vita goduto durante il matrimonio e condizioni economiche di entrambi). Lei, ad esempio, dichiara di avere un appartamento di proprietà...anche questo elemento influirà sulla decisione del Giudice.
Come vede, esistono diversi fattori da tenere in considerazione. Non si evince poi dalla domanda se Suo marito abbia anche proprietà.
Le consigliamo di rivolgersi ad un legale della Sua zona al fine di valutare complessivamente la situazione e decidere il da farsi.
Restiamo a disposizione qualora Lei risiedesse nei pressi di Torino, nel Canavese o nel Cuneese.
I migliori saluti.
Studio legale Giaccardi-Laurino
Gentile signora Rossella,mancano molti elementi per una prognosi realistica (tenore di vita,proprieta'della casa coniugale o canone locativo, esigenze specifiche,eventuale addebito ):in assenza di altri elementi di valutazione forse Le compete un assegno di 400-500 euro mensili ma consideri che gli orientamenti dei giudici non sono uniformi e costanti.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
Gent.ma Rossella,
le informazioni da Lei fornite non sono sufficienti a darLe una risposta compiuta.
Bisognerebbe individuare infatti: a) le cause che hanno determinato la fine del Vostro rapporto, al fine di valutare una richiesta di addebito della separazione a carico di Suo marito (con conseguenti risvolti anche in termini economici); b) sapere a chi appartiene la casa familiare; c) capire quale è' , in via generale, anche il rapporto del padre con il bambino, per individuare le richieste (affido condiviso, regime di visita del padre, collocazione prevalente del bimbo) migliori nell'interesse primario del minore.
Queste solo alcune delle informazioni necessarie.
Resto a Sua disposizione per gni ulteriore chiarimento e La saluto cordialmente.
Avv. Elisa Guardiani
Buongiorno, a seguito della separazione suo figlio avrà diritto ad un assegno di mantenimento il cui importo e' determinato dalla capacità reddituale del padre. Tuttavia, anche lei potrebbe chiedere un assegno di mantenimento. Il mio studio si occupa di queste pratiche pertanto se desiderasse sarò ben lieta di offrirle assistenza legale. Cordiali saluti
Buonasera Rossella,
ogni genitore ha l'obbligo di contribuire al mantenimento del proprio figlio (minorenne o maggiorenne) economicamente non autosufficiente, in proporzione alle proprie disponibilità reddituali.
Pertanto, muovendo da questo principio, il diritto di vedersi corrispondere un contributo da parte di suo marito per suo figlio è previsto per legge (e la sua mancata attuazione, una volta stabilito, è punita penalmente).
Per quanto riguarda un'eventuale contributo di mantenimento a lei in qualità di moglie separata, bisogna analizzare la situazione, le differenze economiche, nonché i motivi che hanno comportato la separazione in atto.
Tutto ciò premesso, La invito a contattarmi per approfondire meglio la situazione e verificare eventualmente le possibilità che Le si prospettano.
Cordiali saluti.
Avv. Guido Bergamo
Buongiorno, avrà diritto ad un assegno di mantenimento per lei e per il figlio. Sono, tuttavia,molteplici i fattori che determinano l'ammontare di tale assegno. si veda, ad esempio il tenore di vita goduto in costanza di matrimonio, la situazione patrimoniale sua e del marito, la vostra capacità di produrre reddito etc. Per tali ragioni non è possibile fare una stima della somma che potrebbe percepire. Potrebbe esserle assegnata la casa nel caso in cui il giudice decida un affidamento condiviso del minore e stabilisca che questi abbia la collocazione prevalente presso di lei. Avv. Chiara Parolin
Buongiorno signora,
Bisogna valutare molte cose non è possibile determinare l'assegno di mantenimento a priori.Si deve rivolgere ad un avvocato della sua zona che saprà turelarla resto a sua disposizione per ogni chiarimento .
Gentile Rossella,
Predeterminare a monte quanto suo marito può versare nei suoi confronti a seguito della separazione non è possibile. Questo dipende sia dal tipo di percorso (separazione giudiziale, consensuale, negoziazione assistita) che da vari altri fattori. Potrebbe prevedersi comunque un contributo a carico di su marito. Tenga infine presente che se la sua situazione dovesse cambiare il provvedimento che regola la separazione è sempre modificabile.