separazione e mantenimento

Inviata da Raffaele. 19 lug 2017 Separazione

buona sera mi trovo in questa situazione.
poiché a seguito di una relazione extraconiugale di mia moglie che dura da 2 anni e purtroppo scoperta pochi mesi ma, abbiamo deciso di separarci.
Siamo sposati da 11 anni e abbiamo due figli di 8 e 6 anni.
la casa dove viviamo è di sua proprietà e da qualche mese ha ereditato insieme a 3 sorelle, un altro appartamento che il padre aveva in comproprietà con mia suocera attualmente in vita e che vive in un suo appartamento.
mia moglie ha un reddito da lavoro dipendente parte time e guadagna poco più di 1500 euro più tredicesima e mi pare anche quattordicesima.
io sono autonomo con partita Iva e in base alle mie dichiarazioni dei redditi degli ultimi anni il mio imponibile ai fini IRPEF è compreso tra i 5000 e i 7000 euro annui.
visto il divario economico tra noi (io sono economicamente più debole) e che dovrò provvedere a prendere una casa in affitto più gli oneri di conduzione, le ho prospettato un affido a settimane alterne dei figli in modo da consentirmi di poter passare lo stesso tempo con i bambini e sollevarmi dall'onere del loro mantenimento in quanto le relative spese ricadrebbero in egual misura su entrambi.
nel caso in cui non dovesse accettare e quindi dovrei ricorrere al tribunale, e il giudice dovesse decidere di collocare i bambini con la madre e attribuirmi il mantenimento, come posso calcolare l'assegno da corrispondere per i bambini?
potrei, visto il mio reddito richiedere il gratuito patrocinio in caso dovessimo finire in una separazione giudiziale?
grazie e scusate se mi sono dilungato troppo ma non trovo giusto che i padri siano considerati dalle moglie e dai tribunali solo carne da macello.

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Buonasera a Lei.
Premesso che la figura dei padri nelle separazioni e nei divorzi sta cambiando considerevolmente nell'ultimo periodo, Lei tenga presente che il coniuge economicamente più debole ha diritto ad essere "aiutato" dal coniuge più abbiente.
Nel suo caso, Lei può benissimo stabilire che il collocamento dei figli sia presso uno e l'altro genitore in ugual misura e chiedere a Sua moglie un mensile a titolo perequativo (ossia idoneo a compensare la sua differente disponibilità economica rispetto alla moglie e permetterLe di assicurare ai figli il medesimo tenore di vita durante la permanenza con il padre rispetto a quello che può assicurare la madre).
La cifra del mantenimento si calcola male: dipende molto dal Tribunale presso cui si radica il procedimento.
Infine, se il suo reddito si attesta sulle cifre che ha detto, può chiedere sicuramente di essere ammesso al gratuito patrocinio.
Molti saluti

Avv. Paola Gori Avvocato a Prato

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