Buonasera, mi togliete un dubbio??? Mi sto separando abbiamo depositato l’accordo in tribunale nell’accordo abbiamo scritto che la casa resterà mio marito in quanto io non voglio starci nonostante abbiamo due figli ma , Dopo aver depositato l’accordo ho chiesto a mio marito la restituzione della somma da me versata per il pagamento del muto seppur intestato soltanto a lui, la rata veniva prelevata da un conto corrente cointestato, la mia richiesta può essere accolta? Se sì si può fare un’integrazione all’accordo prima del 10 dicembre, data dell’udienza.
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Gentile Rossella,
pur se già stata fissata l'udienza di comparizione relativamente all'istanza di separazione consensuale, lei ha la possibilità, fino a quella data, di poter modificare le condizioni qualora le stesse non rispondessero più alle sue esigenze; potrà quindi, concordare, con suo marito, nuove condizioni da depositarsi all'udienza in modifica alle precedenti, ovvero, se in disaccordo, decidere di mutare il rito e avanzare nuova istanza con la sua richiesta di restituzione somme versate per l'acquisto della casa coniugale ovvero ulteriori richieste a riguardo.
avv Marina Ligrani
Certamente!
entro l'udienza presidenziale può modificare la sua volontà in ogni momento, anche direttamente il giorno dell'udienza davanti al Presidente.
Ovviamente se suo marito non condivide le sue richieste non potrà procedersi per una consensuale ma solo per la separazione giudiziale.
Le consiglio quindi di riflettere con calma sulle sue richieste in base alle sue esigenze e di non farsi condizionare da nessuno, nemmeno dal suo legale.
Saluti.
Avv. Manuela Minopoli
Gent.ma sig.ra Rossella,
nel caso in cui abbiate depositato ricorso per separazione consensuale, parlando con il suo avvocato che interpellerà l'avvocato di controparte, se raggiungete l'accordo anche su questo punto , direttamente in sede di udienza presidenziale potrete chiedere al giudice di mettere a verbale l'integrazione ai vostri accordi; qualora controparte non sia d'accordo è possibile in ogni caso arrivare in udienza e far presente che l'accordo è saltato. in ogni caso le suggerisco di parlarne con il suo legale ed insieme decidere come è meglio muoversi. Resto a disposizione e saluto cordialmente.
avv. Enrica Cerrato
Buongiorno signora , per ispondere al suo quesito occorre sapere se la casa coniugale è stata acquistata da lei e suo marito dopo il matrimonio in regime di comunione dei beni , se l' accordo di separazione prevede solo assegnazione della casa coniugale o prevede il anche il trasferimento di proprietà dell' intero immbile a suo marito . Se ha bisogno di una consulenza puo' contattarmi . Avv. Anna Maria Casadei Ancona
Gentile signora,
Se nell'accordo di separazione già depositato in Tribunale avete previsto qualcosa sul mutuo (ad esempio lei ha rinunciato a riavere indietro le quote oppure suo marito ha inserito espressamente la clausola secondo la quale lei non avrà nulla a pretendere sul mutuo), allora la faccenda è chiusa.
Se invece non avete disciplinato nulla nell'accordo di separazione, lei può agire in due modi: se è d'accordo con suo marito, potete aggiungere l'obbligo di restituzione anche all'udienza di comparizione personale, dandone atto nel verbale.
Viceversa, se suo marito non è d'accordo, il mio consiglio è di verbalizzare in udienza che lei si riserva di agire per la restituzione di quanto pagato per il mutuo intestato esclusivamente a suo marito.
Infatti, poiché la questione mutuo è un accordo eventuale (può esserci o non esserci) all'interno della separazione, una specie di contratto che solo occasionalmente può trovarsi negli accordi separativi, l'avvenuta separazione consensuale non pregiudica successive questioni in merito al mutuo.
Pertanto lei potrà successivamente iniziare una causa autonoma per recuperare il denaro personale che ha versato per il mutuo esclusivamente intestato a suo marito. Tenga conto però che la giurisprudenza è molto incerta in merito, e alcune sentenze ritengono che la quota del mutuo possa riaversi indietro solo se versata dopo la separazione, perché prima sarebbe giustificata nell'ambito di un dare/avere nell'economia familiare generale dei coniugi.
Nella speranza di esserle stata utile la saluto cordialmente
Avv. Dottoranda Stefania Flore, Cagliari
Buongiorno Rossella, da quanto scrive credo Lei non abbia rinunciato alla proprietà dell'immobile, diversamente sarebbe dovuto intervenire un accordo anche con la Banca per la liberazione dal mutuo. Qualora invece avesse ceduto la proprietà potrà richiedere la restituzione di quanto versato ma andrà probabilmente modificato l'accordo. avv. Diego Perini
Buongiorno,
se l'accordo non prevedeva niente riguardo alla restituzione dei soldi da lei versati potete o integrare l'accordo o altrimenti chiederli separatamente, comunque ne parli accuratamente con il suo avvocato che la sta seguendo.
Cordiali saluti
Avv. Jacopo Pepi, Firenze
Gentile signora Rossella,prima dell'udienza presidenziale gli accordi possono essere modificati;se la casa è stata acquistata in comunione dei beni entrambi i coniugi sono obbligati a corrispondere il mutuo ma l'autonomia negoziale consente una diversa partizione.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli
Gentile Signora Rossella,
convenientemente ne parli subito al Suo difensore . In ogni caso trovi un accordo sulla restituzione e integri le condizioni e ciò prima della udienza presidenziale.
Cordialmente
Buongiorno, dipende dal tipo di accordo che avete già redatto, se è relativo alla sola questione dell'attribuzione della casa quale dimora o anche la sua proprietà. Faccia presente la questione al suo avvocato e chieda la restituzione delle somme versate a titolo di acquisto, Se ha bisogno del mio aiuto professionale, mi contatti