Buongiorno, mio fratello è separato. Prima era sposato in regime di comunione dei beni. Se lui muore alla mia ex nuora spetta la quota di eredità di mio fratello? Se sì, cosa dovrebbe fare ora mia madre x evitare questo? Possiede casa e dei risparmi. Grazie x la risposta
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Buonasera, se suo fratello è solo separato l'ex moglie eredita. Se divorziato no. Saluti
Buongiorno, servirebbero maggiori informazioni per poter dare una risposta precisa, comunque ad esempio, se un coniuge acquista un immobile in regime di separazione dei beni alla sua morte esso andrà interamente in successione; se invece l’immobile è acquistato in regime di comunione, andrà in successione solo una metà del suo valore, poiché l’altra è già di proprietà dell’altro coniuge. Un esempio servirà a chiarire meglio le cose. Se muore un uomo lasciando, come eredi, la moglie e un figlio si avrà che:
in caso di comunione dei beni, la metà della casa resta di proprietà della moglie mentre l’altra metà viene divisa tra quest’ultima e il figlio. Alla fine, il figlio avrà un quarto dell’immobile e la moglie i tre quarti;
in caso di separazione dei beni, l’immobile sarà interamente diviso tra la moglie e il figlio, cosicché ciascuno dei due avrà il 50% del bene.
Resto a disposizione,
Dott. Alessandro Pagliuca
Buongiorno, suo fratello dovrebbe procedere al divorzio. Nel caso di separazione tra i coniugi, infatti, al coniuge (separato, non divorziato) cui non è stata addebitata la separazione con sentenza definitiva, spettano gli stessi diritti successori del coniuge non separato. Malgrado la separazione, il coniuge superstite ha diritto alla pensione di reversibilità, al trattamento di fine rapporto (TFR) ed alla indennità di mancato preavviso. Viceversa, in caso di divorzio, che produce l’effetto di sciogliere definitivamente il vincolo matrimoniale, cessano appunto tutti gli effetti civili nascenti dal matrimonio compresa la perdita dei diritti successori. Se tuttavia la sentenza di divorzio aveva a suo tempo riconosciuto a un coniuge il diritto all’assegno di mantenimento(mensile), ed il coniuge superstite versi in stato di bisogno, il tribunale, dopo il decesso, può attribuire un assegno periodico a carico dell’eredità tenendo conto dell’importo di quelle somme, della entità del bisogno, dell’eventuale pensione di reversibilità, delle sostanze ereditarie, del numero e della qualità degli eredi e delle loro condizioni economiche. Se l'assegno viene versato in un'unica soluzione(una tantum) su accordo delle parti la corresponsione dell’assegno può avvenire anche in unica soluzione, invece, non potrà avanzare alcun diritto.