Separazione in gravidanza con mutuo cointestato e separazione dei beni.

Inviata da Laura. 20 nov 2020

Buongiorno
Sono incinta e ho un figlio din3 anni , il rapporto con mio marito è molto stressante psicologicamente per via del fatto che oltre ai continui litigi, e ai suoi presunti tradimenti (ho trovato elementi che non so se possano valere come prove), soffre di disturbi dell'umore, passiamo due giorni tranquilli senza discutere (io evito ogni confronto x evitare di farlo arrabbiare) e poi in un giorno mi distrugge facendomi pressioni psicologiche accusandomi di volere solo soldi da lui, in realtà io vorrei separarmi per poter stare tranquilla senza pressioni, perché non ci amiamo più, perché la situazione è insopportabile e crescere due figlie in un clima così teso ritengo che sia logorante per tutti.
Attualmente siamo entrambi in cassa integrazione abbiamo un mutuo cointestato, e lui ha sempre detto di voler procedere ad una separazione consensuale, ma dal momento in cui io ho rifiutato di voler vendere la casa (il. Cui mutuo paghiamo da pochi mesi) continua a fare pressioni psicologiche minacciando una guerra legale in tribunale... Vorrei solo capire se ho almeno il diritto di stare nella casa coniugale con le nostre figlie dato che non potrei nemmeno permettermi un affitto ed il mutuo mi costa meno mensilmente, inoltre lui deve contribuire al mutuo oppure no? Ed eventuali acquisti per la casa (mobili) fatti con i soldi del conto cointestato devo rimborsarli in parte a lui? Grazie

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Buongiorno Sig.ra Laura,
la questione da lei posta è molto complessa e sicuramente richiede, per un parere specifico, uno studio approfondito dei documenti come l'atto di acquisto della casa, quello di stipula del mutuo ed il regime patrimoniale scelto con il matrimonio. Comunque in generale le dico che con la separazione consensuale sono le parti che stabiliscono, tra le altre cose, l'assegnazione della casa coniugale. In caso invece di separazione giudiziale sarà il giudice, in presenza di figli minori o maggiorenni non economicamente autosufficienti, ad individuare chi sarà il beneficiario dell'assegnazione.
Per quanto riguarda invece il pagamento del mutuo, le parti contraenti devono continuare a versare le rate in relazione alle quote di pertinenza. Anche in questo caso però è necessario leggere i documenti per meglio rispondere.
Infine per quanto attiene agli acquisti fatti per la casa come ad esempio l'arrendamento la casa familiare comprende il complesso di beni funzionalmente attrezzato per assicurare l'esistenza domestica della comunità familiare; vi sono quindi ricompresi i beni mobili, gli arredi, gli elettrodomestici ad eccezione dei beni strettamente personali.
Per poter esprimere però un parere più specifico al caso da lei posto ho, come detto, necessità di analizzare diversa documentazione. Se vuole quindi può contattarmi tramite la piattaforma per scambiarci i recapiti e poter così analizzare in modo dettagliato la sua posizione
Cordiali saluti
Avv. Roberta Biagini

Avv. Roberta Biagini Avvocato a Pisa

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Gentile signora,
il quesito da Lei posto è complesso e, stante la materia trattata, merita un approfondimento e necessità di un incontro approfondito presso lo studio di un professionista legale.
Resto a disposizioni per ogni Sua esigenza, il mio studio si trova a Vanzago (MI), in provincia di Milano (può reperire i miei contatti diretti accedendo al mio sito internet).
Le preciso che in ogni caso Lei ha diritto diritto a stare presso la casa coniugale con le sue figlie e che, in via generale, il marito contribuisce al pagamento di almeno una quota parte del mutuo.
La saluto cordialmente.
Avv. Stefania Panzitta

Studio Legale Panzitta Avvocato a Vanzago

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Gentile Sig.ra Laura,
la vincenda da Lei rappresentata è complessa e al contempo molto delicata.
Al fine di valutare e rispondere compiutamente ai Suoi quesiti è necessario un approfondimento della vicenda e disaminare la documentazione in Suo possesso.
In via generale, in caso di separazione giudiziale, l'assegnazione della casa coniugale e quindi il diritto ad abitarvi spettano al genitore con il quale i figli minori vengono collocati in via prevalente, ovvero con il quale il figlio maggiorenne ma non economicmanete indipendente vie. è oggetto di assegnazione la casa coniugale con con arredi e suppelletili ivi presenti, oltre alle perteninze dell'abitazione.
Quanto al mutuo in caso di separazione, salvo diverso accordo, rimane in capo all'intestario o agli intestatari.
Rimango a disposizione per una consulenza approfondita.
I più cordiali saluti
Avv. Raffaella A. R. Bannino

Avv. Raffaella A. R. Bannino Avvocato a Milano

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Buongiorno
la situazione è molto delicata e merita un attento esame anche perché ha già un bimbo piccolo ed un altro in arrivo. E a loro che deve principalmente pensare e tutelare oltre ovviamente ai suoi interessi.
Nel mio settore mi occupo principalmente di separazione e divorzio. Posso offrirle parei e seguirla anche online.
Resto anche a disposizione presso il mio studio legale per ogni necessità
Cordiali saluti
Avv Maria Sannino (Lucca)

Avv. Maria Sannino Avvocato a Lucca

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Per quanto di mio ricordo per almeno 5 anni il mutuo va pagato per poi poter vendere la casa. L'abitazione coniugale verrà probabilmente assegnata alla madre a meno che non sia divisibile già ora. Mi contatti pure però per studiare bene il tutto

EsseGi Legal Avvocato a San Vito al Tagliamento

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Buongiorno Signora,
premesso che la questione andrebbe approfondita, nel caso di una separazione giudiziale (in quanto una separazione consensuale, da quello che scrive, la vedo difficile) Lei potrà continuare a vivere nella casa familiare in quanto, oltre ad essere madre di un bambino di 3 anni, è anche incinta.
Inoltre Suo marito dovrà corrispondere il mantenimento al proprio figlio oltre, naturalmente, a continuare a pagare il mutuo.
Se ha necessità, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo.

Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente.
Avv. Fabio Casaburo

Studio Legale Casaburo Avv. Fabio Casaburo Avvocato a Torino

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