SEPARAZIONE SENZA FIGLI: A CHI SPETTA LA CASA ?

Inviata da marcog. 12 mar 2022 Separazione

Buongiorno, scrivo in merito alle conseguenze della casa a seguito di una eventuale separazione. Io e mia moglie siamo sposati da 13 anni (2009, in comunione di beni). Io sono originario della cittadina in cui viviamo mentre Lei prima di sposarsi abitava in una città a circa 100 km da qui. La casa in cui viviamo è di mia proprietà (attraverso una donazione che mi ha fatto mio padre circa 5 anni fa, 2017). Nelle spese di ristrutturazione e arredamento abbiamo partecipato sia io che mia moglie. Il mutuo di ristrutturazione lo sto pagando tutto io, lei non mette niente. Non abbiamo figli. Io ho un lavoro a tempo indeterminato e ho delle quote in una società con mio padre. Il mio Reddito Complessivo annuo è sui 35.000 euro circa. Mia moglie insegna alle scuole medie, è “di ruolo” (quindi ha un contratto a tempo indeterminato). Il suo Reddito Complessivo Annuo è inferiore al mio. I miei genitori hanno diverse case (di cui io non sono comunque proprietario al momento), anche i suoi genitori hanno delle proprietà a 100 km da qui (di cui lei non è al momento proprietaria). C'è stato un tradimento mio in passato (quasi 5 anni fa, 2017). Per vari motivi io ora sto pensando di chiedere la separazione.
Ho 2 domande:
1- C'è qualche possibilità che la casa in cui viviamo venga data a lei?
2- Il fatto che siamo “in comunione di beni” cosa può comportare? Che io devo comunque darle la metà del valore della casa?

Vi ringrazio per la risposta. Spero di aver fatto un quadro sufficientemente chiaro.

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Buongiorno Signore,
in merito alla questione da Lei sottoposta, in assenza di figli, la casa non può essere assegnata alla moglie. Rimane certo la possibilità per Sua moglie di citarLa in giudizio per un’ordinaria causa di divisione dei beni sulla base del regime di comunione dei beni tra Voi in essere e in quel caso il Giudice potrebbe disporre, tra le altre cose, la divisione al 50% della casa coniugale.
Potrebbe forse essere opportuno tentare di avviare una separazione consensuale con Sua moglie con l’ausilio di un legale per risolvere bonariamente e stragiudizialmente tutte le questioni economiche pendenti tra Lei e Sua moglie.
Per qualsiasi ulteriore dubbio non esiti a contattarmi direttamente . Cordiali saluti

Avv. Maestranzi Patrizia Avvocato a Milano

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Buon giorno,

L’assegnazione della casa è prevista solo in presenza di figli minorenni e non è il vostro caso, quindi la prima risposta è negativa.

La comunione dei beni prevede che sia automaticamente diviso a metà tutto il patrimonio mobiliare o immobiliare che i coniugi abbiamo creato insieme, dalla data delle nozze: sono esclusi, quindi, beni caduti in successione, donazioni, etc

Nessun assegno di mantenimento è dovuto se i coniugi sono economicamente autosufficienti, come nel vostro caso, indipendentemente dalla differenza di reddito che non appare così rilevante nella fattispecie.

A nulla rilevano i beni di proprietà dei rispettivi genitori in vita.

Si precisa che il sopra indicato parere deve intendersi meramente indicativo, soggetto a mutamento di orientamento alla luce della eventuale concreta disamina documentale, atteso che esso si fonda solo su fatti riferiti e non sufficienti per il rilascio di un parere pro veritate.

Per maggiori informazioni resto a Sua disposizione, mi scriva
Cordiali saluti

Elena Tomayer

Studio Legale Tomayer Avvocato a Milano

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Buongiorno,
immobile ricevuto con donazione diretta è un bene personale e quindi non rientra nella comunione dei beni. La proprietà sarà solo ed esclusivamente del beneficiario e, quindi, resta sua anche dopo la separazione.

Il fatto che siete in comunione di beni non comporta che deve comunque dare la metà del valore della casa, poiché è un bene personale.
Il punto da valutare riguarda le spese di ristrutturazione e arredamento: lei riferisce che avete partecipato entrambi, ma che il mutuo di ristrutturazione lo sta pagando solo lei.
Questo è un punto importante, perché se sua moglie ha partecipato economicamente, ha diritto ad avere indietro i soldi che ha messo..

Per ogni ulteriore chiarimento mi può contattare.
Cordiali saluti
Avv. Helenia Ercoli (Perugia)

Avv. Helenia Ercoli Avvocato a Perugia

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In assenza di figli non vi è motivo per cui la ex casa coniugale debba essere assegnata a sua moglie. Il criterio adottato fà riferimento al collocamento prevalente dei figli. I beni pervenuti attraverso donazioni o per successione poi non ricadono nella comunione legale fra coniugi.
Avvocato Matteo Rondina

Avv. Matteo Rondina Avvocato a Fano

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buongiorno
per cio che riguarda la casa lei puo stare tranquillo, mi ha detto che è un bene ereditato, quindi è un bene personale non ha nulla ache vedere con sua moglie la quale tuttalpiù potrebbe pretendere indietro la parte che ha versato per la ristrutturazione, ma comunque la casa resterà a lei.
Non ci sono figli quindi nessun tipo di mantenimento, lavorando entrambi non ci sono assegni da dare. L'unico problema possono riguardare i conti correnti cointestai che andrebbero divisi in parti uguali. In ogni caso se deciderete di affrontare una separazione consensuale potrete anche stabilire una sorta di accordo tra di Voi.
Il tradimento non centra nulla.
Se ha bisogno resto a disposizione....

Avvocato Di Lallo Avvocato a Vairano Scalo

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Buongiorno, in assenza di prole non vi è assegnazione della casa e se quest'ultima è di sua proprietà rimane nel sua pieno ed esclusivo utilizzo. Se il reddito di sua moglie è molto inferiore al suo è possibile che venga statuito in sede giudiziale un mantenimento minimo. Non sapendo dove risiede non posso entrare nel merito della prassi dell'eventuale tribunale ed indicarle l'esistenza o meno di ulteriori parametri..
Il tradimento e’ rilevante allorquando determini in modo inconfutabile ed inequivocabile la rottura del coniugio.
Cordialità
Avv.Patrizia Chippari

Studio Legale Avv.Patrizia Chippari Criminologa Avvocato a Figino Serenza

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In assenza di figli la casa non viene assegnata e se di sua proprietà poi nn ci sono problemi. Se anche sua moglie lavora non vi è necessità che le si riconosca un assegno, anche xche mi pare di aver capito che il suo reddito - del marito intendo - non è faraonico.
Il fatto che vi sia stato un suo tradimento anni fa e’ irrilevante visto che di fatto è stato superato. Se avete investimenti o conti comuni vanno divisi. Direi dunque che può tranquillamente procedere. Resto a disposizione

Studio Legale Avv. Laura Ferrari Avvocato a Novara

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Salve,
riguardo alle sue espresse domande in linea generale si potrebbe dire che in caso di separazione : la casa spetta a lei e per quanto riguarda la comunione giuridicamente il patrimonio va diviso. Comunque non sono solo questi gli aspetti da affrontare e valutare in sede di separazione.
Resto a disposizione per qualsiasi necessità in merito.
Cordiali saluti
Avv. Maria Sannino (Lucca)

Avv. Maria Sannino Avvocato a Lucca

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