Buongiorno, scrivo in merito alle conseguenze della casa a seguito di una eventuale separazione. Io e mia moglie siamo sposati da 8 anni (in comunione di beni). Io sono originario della cittadina in cui viviamo mentre Lei prima di sposarsi abitava in una città a circa 100 km da qui. La casa in cui viviamo è di mia proprietà (attraverso una donazione che mi ha fatto mio padre circa 6 mesi fa). Nelle spese di ristrutturazione e arredamento abbiamo partecipato sia io che mia moglie. Il mutuo di ristrutturazione lo sto pagando tutto io, lei non mette niente. Non abbiamo figli. Io ho un lavoro a tempo indeterminato e ho delle quote in una società con mio padre. Il mio Reddito Complessivo annuo è sui 35.000 euro circa. Mia moglie insegna alle scuole medie, ha un contratto cosiddetto "precario", nel senso che ogni anno a settembre aspetta la chiamata delle scuole (ma non è assicurato che la chiamino). Negli ultimi anni ha sempre lavorato comunque tutto l'anno. Mia moglie è proprietaria di un appartamento in un’altra città che affitta. I miei genitori hanno diverse case (di cui io non sono comunque proprietario al momento), anche i suoi genitori hanno delle proprietà a 100 km da qui (di cui lei non è al momento proprietaria). Non c’è stato nessun tradimento da parte di nessuno dei 2 ma ora io ho deciso di chiedere la separazione.
Ho 2 domande:
1- in caso di separazione c'è qualche possibilità che la casa in cui viviamo venga data a lei?
2- Può mia moglie non accettare la separazione? Se la casa, come credo, spetta a me ma lei decide di non accettare la separazione e di NON LASCIARE LA CASA (perché qui le piace come casa e come città), cosa succede?
Vi ringrazio per la risposta. Spero di aver fatto un quadro sufficientemente chiaro.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 5 persone
Buonasera, se non avete figli la casa resta a chi ne ha la proprietà, nel suo caso al marito. Se sua moglie non accettasse di separarsi Lei dovrà chiedere la separazione giudiziale, ci vorrà un po' più di tempo ma il risultato è uguale. Se la moglie non volesse lasciare la casa, Lei avrà un titolo per intimarle di andarsene dopo la separazione.
In ogni caso dovrà rivolgersi ad un avvocato esperto in diritto di famiglia della sua zona. Se si trova a Roma o provincia può rivolgersi al mio studio.
Distinti saluti.
Avv. Alberto Alvazzi del Frate
Egr. sig. Marco, non avendo figli la casa è assegnata a chi ne ha la proprietà. Nel caso in cui Sua moglie non voglia acconsentire a separarsi consensualmente o attraverso la negoziazione assistita, Lei potrà comunque richiedere la separazione giudiziale. Rimango a disposizione per eventualmente approfondire. Cordialità.
Buongiorno
il fatto che non ci siano figli non pone la casa coniugale in assegnazione automatica alla moglie in quanto collocataria coi minori
Lei ha pertanto tutti i diritti di richiedere che la signora se ne vada.. la soluzione migliore è trovare un accordo per una separazione congiunta e non giudiziale
Per una valutazione più specifica sarebbe opportuna una consulena
Avv. Sara Bertani
Buongiorno,
premesso che la separazione è un diritto e non ci si può opporre, la casa, in assenza di figli resta alla proprietà.
Può essere frutto comunque di contrattazione - se riuscite a separarvi consensualmente. potrebbe dare un importao una tantum a sua moglie e tacitarla sulla ristrutturazione pagata anche da lei per la casa. potrebbe anche affittarle casa o darla per un periodo stabilito in comodato gratuito giusto al fine di farle trovare una sistemazione definitiva.
Può contattarmi tramite portale.
Cordialità.
Avv. Paola Federici
Buongiorno
Se non avete figli la casa spetta a lei in quanto proprietario sr sua moglie si oppone alla separazione lei lo può ottenere facendo la giudiziale. RESTO A SUA dispo per ogni chiarimento .AVV. Giovanna Oriani