Salve,
mio padre ha ereditato tutto il partimonio da una Signora anziana della quale si è occupato negli ultimi anni di vita. La Signora non aveva marito nè figli. Era l'ultima delle sorelle in vita che a loro volta non avevano figli. Alla morte di questa donna, mio padre ha ereditato e ora risulta essere già proprietario dei beni tramite regolari atti notarili. Ora la questione: una delle sorelle era emigrata in UK e si era sposata con un Inglese. Questo signore è morto e la sua intera eredità, come da suo testamento, risulta essere stata lasciata alla cognata italiana, la signora già deceduta che appunto ha donato tutto a mio padre. Come ci dobbiamo comportare ora? La legge Italiana e Inglese cosa prevedono a tal proposito? Ci sono gli estremi per procedere in qualche modo o meglio lasciar perdere in partenza? Vi ringrazio in anticipo per la gentile risposta.
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La domanda, in sostanza, è se suo padre può ereditare quanto lasciato dal cognato inglese alla signora, che però è morta prima di questo cognato? Ritengo proprio non ci siano possibilità, perché se non ho capito male, suo padre non aveva alcun vincolo di parentela con la signora già deceduta, per cui i beni lasciati dal cognato non sono entranti nel patrimonio della signora, che non può lasciarli a suo padre. Quei beni dovranno essere devoluti secondo la successione legittima
La legge italiana presume che della morte si abbia notizia attraverso il sistema di pubblicità quale, ad esempio, gli atti dello stato covile. Quindi, si presume che la Signora che abitava in Inghilterra fosse a conoscenza della cognata. Inoltre, per la legge italiana, il luogo di apertura della successione (morte) stabilisce anche l'ordinamento che la disciplina. Per quanto riguarda Suo padre, la successione è assoggettata alla legge italiana. E', quindi, operante l'istituto della delazione, secondo cui nel nostro la successione è regolata secondo le norme di quella testamentaria (ossia il testamento della Signora italiana). Ai sensi dell'art. 570 c.c. la sorella è erede legittima e, quindi, il Signore inglese, in qualità di marito, ha diritto a concorrere nell'eredità della cognata. Tuttavia, ai sensi dell'art. 468 c.c. la sorella è erede e al marito ella cognata la metà del patrimonio ereditario. Ne consegue ulteriormente che Suo padre ha diritto alla metà dei beni ereditati. Ovviamente spetta al coniuge della Signora morta in Inghilterra far valere tale suo diritto.
Spero che il mio parere sia sufficientemente esaustivo ed a disposizione per ulteriori chiarimenti, invio i migliori saluti.
Buongiorno Avvocato Cardillo, grazie per la risposta.
Il signore Inglese è deceduto un paio di mesi fa, la invece Signora 3 anni fa.
Non abbiamo idea di cosa tratti il testamento. Anche il signore Inglese era rimasto solo e senza parenti prossimi e quindi aveva incaricato la sua Banca Inglese di occuparsi per prendere contatti con la Signora Italiana e di espletare le sue volontà. Quando mio padre ha ricevuto la lettera in cui la Banca Inglese avvisava della scomparsa del Signore e nominava la Signora Italiana come erede, mio padre ha risposto che la donna era scomparsa e che lui era stato nominato come erede unico. La banca ha risposto che, se la Signora è morta, non è più in grado di beneficiare del testamento. Ma non ha menzionato gli eventuali diritti o non diritti degli eredi. Mio padre non vorrebbe insistere, perchè non è mosso da particolari interessi. Ma a mio parere è una questione di principio e sarebbe il caso di capire bene che reali diritti potrebbe avere mio padre sul testamento. A suo avviso cosa potremmo fare? La rimgrazio in anticipo per la cortese risposta.
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Buongiorno, il consiglio è quello di approfondire la questione (esaminare il testamento, ecc) visto che l'eredità del signore inglese non sembra di basso valore. Quando è morto il signore inglese? Quando è morta la signora italiana? cordiali saluti.
avv luigi cardillo