Ho chiesto al comune circa due mesi fa di autorizzare l automezzo che rifornisce il gpl di utilizzare una strada comunale per la sosta necessaria al riferimento di gas in quanto non sussistono sulla mia proprietà distanze che rientrano nella norma. Il bombolone ancora non è installato per farlo ho bisogno del collaudo dei vigili che chiedono la distanza daifabbricato per la sosta. Dopo oltre dieci solleciti verbali Il comune non risponde inventando sempre delle scuse. Che posso fare di concreto? Ci sono i presupposti per avere delle pretese chiare dal punto di vista legale? E inoltre in questo caso il silenzio assenso sussiste? Grazie per le eventuali risposte
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Gentile signora,
da quanto rappresentato emerge che l'autorizzazione richiesta rientra all'interno del potere cd. discrezionale dell'amministrazione.
Quest'ultima, infatti, deve comparare il suo interesse con quello pubblico alla corretta viabilità stradale.
Ciò induce a ritenere che l'inerzia serbata dall'amministrazione non possa ricondursi a una forma di silenzio - assenso.
Anche se l'istituto del silenzio - assenso è stato generalizzato dal legislatore per il tramite dell'art. 20 legge 241/90, di guisa che esso dovrebbe operare sempre a fronte dell'inerzia serbata dalla P.A. alle istanze del privato, il suo perimetro applicativo deve essere correlato alla pregnanza dell'esercizio del potere pubblico.
Di conseguenza, l'applicabilità del silenzio - assenso è circoscritta alle sole ipotesi di autorizzazioni caratterizzate da un ridotto tasso di discrezionalità, anche tecnica.
Ritengo che la sua vicenda si inscriva in una ipotesi di silenzio non significativo, avverso il quale è possibile proporre un ricorso al T.A.R., e chiedere che il giudice imponga alla P.A. di determinarsi esplicitamente.
Le coordinate ermeneutiche rassegnate devono essere correlate alla effettiva vicenda della fattispecie, della quale si ha contezza esclusivamente per il tramite della sua breve esposizione.
Le consiglierei, dunque, di rivolgersi a un avvocato per una preliminare analisi.
Cordialmente,
Avv. Francesco Giunta
Gentile Signora,
confermo anche io che nei procedimenti ad istanza di parte è necessario allegare la documentazione completa in modo da consentire al Comune di effettuare l'apposita istruttoria. In caso di persistente inerzia, potrebbe sollecitare l'Ente con un'apposita istanza ed impugnare eventualmente innanzi al tar il silenzio. Un cordiale saluto
Gentile Signora ,
Buonasera, credo che la ditta fornitrice del bombolone debba depositare un progetto in Comune circa la sua installazione . Quindi provi a sentire la ditta fornitrice . Non mi pare ( mi sbaglierò ) materia ove possa operare il silenzio assenso. In ogni caso, Lei potrebbe intgerpellare in via formale il Comune rappresentando la situazione esistente e richiedendo per iscritto informazioni ed aggiornamenti .
A disposizione se interessata
Buongiorno, dunque il silenzio assenso consiste nell'approvazione della P.A. di una costituzione, modificazione o estinzione di un diritto soggettivo.
Per venirne a conoscenza, se mi scrive in privato, possiamo provvedere ad una raccomandata A/R o Pec per averne notizia.
Cordialmente,
Dott. Alessandro Pagliuca