Nel gennaio 2013 mio fratello, di cui sono unico erede e parente prossimo, è deceduto per trauma cranico in ospedale dopo 10 giorni dall'essere stato investito mentre attraversava la strada da una macchina. Il processo penale del danneggiante per omicidio colposo si è concluso con decreto di archiviazione nel novembre 2015 per infondatezza. A causa dell'incuria del precedente avvocato non è stato fatto niente. Il risarcimento danni in sede civile mi è stato prospettato come possibile, tuttavia la documentazione del CTU è sfavorevole verso mio fratello: avrebbe attraversato la strada 5 metri oltre strisce, sarebbe apparso repentinamente (? ipotizzano sia inciampato sul gradino del marciapiede, praticamente come se fosse caduto), l'automobile sarebbe andata sotto i 30 all'ora, non ci sono segni di frenata.
In compenso sulla automobile si vede il fanale completamente rotto e il parabrezza fortemente danneggiato. Secondo il tecnico i danni potrebbero essere compatibili con quelli provocati da un'auto in corsa a 30km/h (modelli Fender Vault) ma francamente guardandoli in foto mi risulta impossibile ciò. Oltretutto viene imputata la colpa alla copertura della visibilità per la presenza di due, dico due siepi su rettilineo che vengono regolarmente potate essendoci l'attraversamento delle scuole (dovrei quindi denunciare il comune?).
Ma una perizia del genere, che purtroppo non è stata controperiziata in sede penale, può essere impugnata in sede di negoziazione civile?
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Io le consiglierei di far fare una perizia di parte e all'esito, agire civilmente, dalla descrizione dei fatti, titengo che quanto meno una corresponsabilità vi sia e trattandosi di incidente mortale, vale la pena muoversi in tal senso. L'accertamento civile, esula da quello penale, seppur il giudice in genere, ne sia influenzato. Se volesse avere un colloquio, essendo specializzati in questo tipo di pratiche, non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti
Avv. Andrea DI FOLCA
così come anticipato dai colleghi il civile ed il penale hanno due strada diverse, sarebbe però interessante capire perchè c'è stata archiviazione. Il risarcimento in sede civile è sempre possibile.....................se crede sono a disposizione per un consulto
Buongiorno Bob,
dai fatti così esposti sembrerebbe esserci una responsabilità di suo fratello. Infatti il codice della strada prevede che il pedone debba utilizzatele strisce qualora l'attraversamento pedonale disti a meno di 100. Tuttavia ha inserito nel racconto ulteriori elementi che potranno essere valutati in sede civile attraverso una nuova perizia.
Qualora abbia bisogno di maggiori informazioni non esiti a contattarmi.
Cordialmente
Avv. Lorenza Marchesi
Buongiorno Bob,
da una lettura di quanto da lei raccontato sembrerebbe esserci una responsabilità nella condotta di suo fratello. L'attraversamento deve essere effettuato sulle strisce de queste distano a meno di 100 metri. Tuttavia ha indicato anche elementi che non sembrano essere stati valutati in sede penale, come ad esempio la presenza di una scuola che dovrebbe aumentare l'attenzione di chi è alla guida. Andrebbe perciò rifatta la perizia che potrà essere presentata in sede di negoziazione. Spero di essere stata chiara, se dovesse avere bisogno di approfondire l'argomento non esiti a contattarmi.
Cordialmente
Avv. Lorenza Marchesi
Egregio Sig. Bob,la valutazione della responsabilita' in sede penale segue criteri piu' restrittivi di quelli adottati nei giudizi civili,ove non e' in giuoco la liberta' del convenuto.Vi sono modi per accertare la velocita' dell'auto coinvolta nel sinistro e forse potrebbe almeno affermarsi la corresponsabilita' del conducente ma dipende dagli esiti degli accertamenti tecnici.Cordialmente Avv.Alfredo Guarino Napoli
Mon è accettabile che i parenti della vittima restino del tutto privi di tutela. In ambito civile il risarcimento del danno risponde a requisiti che non necessariamente corrispondono all'accertamento della responsabilità penale. Ci contatti pure per maggiori delucidazioni, il nostro studio si è già occupato di casi simili al suo.
Cordialmente,
Studio Legale Vollaro Palmariello & Partner
il processo civile, come correttamente ha già scritto il Collega che mi ha preceduto, è autonomo rispetto al processo penale ed un'archiviazione penale potrebbe non precludere un'azione di risarcimento danni in sede civile.
Va da sé che una perizia tecnica e un esame degli atti dell'indagine penale saranno assolutamente necessari
Saluti cordiali
Gentile Sig. Bob,
la consulenza svolta in sede penale può assumere valore indiziario nell'ambito del giudizio civile per il risarcimento del danno. In ogni caso, nulla esclude che un'eventuale CTU disposta dal Giudice in sede civile possa smentire gli esiti riportati dalla perizia relativa al procedimento penale. Sarebbe opportuno, prima di iniziare l'azione civile, di rivolgersi ad un proprio tecnico di parte affinché compia le valutazioni del caso.
Cordiali saluti.
Avv. Alessio Scatigna