Salve,
ho 49 anni e da 11 lavoro in azienda dove svolgo mansione con carichi manuali pesanti. Mi hanno riscontrato ernia discale lombare e cervicale, da 1 mese sono a casa in malattia per impossibilità al lavoro e per fare terapie; il datore di lavoro mi ha inviato raccomandata di sospensione al lavoro con conseguente licenziamento. Volevo sapere se può farlo, può licenziarmi se non ha altro posto di lavoro dove collocarmi? Siamo 22 dipendenti e l'azienda non è a norma di legge per quanto riguarda sicurezza 81/08 eu.
Grazie se mi rispondete! Buona giornata.
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Gentile Signora Morena, buongiorno.
Il datore di lavoro non può licenziare un dipendente per malattia, se non a seguito di superamento del cosiddetto periodo di "comporto", che solitamente è pari a 6 mesi (per anzianità superiori a 10 anni), ma bisognerebbe verificare il Suo contratto.
Le consiglio, pertanto, di rivolgersi quanto prima ad un Collega al quale sottoporre la raccomandata inviata dal datore di lavoro ed eventualmente impugnare il licenziamento illegittimamente intimato.
Nella speranza d'aver risposto in maniera chiara ed esaustiva al quesito posto, resto a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti e/o approfondimenti.
Con i più cordiali saluti
Gentile Sig. Morena,
nel caso in cui il datore di lavoro Le abbia inviato la lettera di licenziamento mentre era in casa in malattia, il licenziamento è inefficace.
Pertanto, se ritiene può rivolgersi ad un legale per impugnare il licenziamento e chiedere la ricostituzione del rapporto di lavoro.
Cordiali saluti
Buongiorno Signora Morena.
L'art. 2110 c.c., 2 comma, prevede che il datore di lavoro possa licenziare un lavoratore dipendente qualora il lavoratore, a causa di malattia, risulti assente dal lavoro per un periodo superiore a quello "stabilito dalla legge, dagli usi o secondo equità". Tale periodo, fissato dai contratti di lavoro nazionali ,è detto comporto.
Si parla di comporto secco se il licenziamento è causato da un'unica malattia e di comporto frazionato quando il licenziamento è conseguente una serie di malattie in un determinato arco temporale.
Nel Suo caso, sarebbe necessario conoscere il contratto di lavoro nazionale al quale fare riferimento e se ha avuto altre precedenti malattie che Le hanno impedito di svolgere la propria attività lavorativa.
In ogni caso, Le consiglio di contestare, personalmente o per il tramite di un legale di Sua fiducia, la lettera che ha ricevuto.
Resto a disposizione per ogni ulteriori necessità e/o chiarimento ed invio distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Buongiorno,
al fine di un corretto esame della sua posizione, occorre verificare se la sua malattia la rende inidonea in via definitiva allo svolgimento delle mansioni cui era adibita presso l'azienda, ovvero se si tratta di una malattia di carattere temporaneo che non le pregiudica in futuro lo svolgimento delle abituali mansioni.
Questo perchè, in linea di massima, la sopravvenuta inidoneità fisica del lavoratore allo svolgimento delle proprie mansioni, unitamente all'impossibilità di un ricollocamento all'interno della compagine aziendale, potrebbero costituire un giustificato motivo di licenziamento.
Ad ogni modo occorre verificare la sua documentazione medica e la lettera inviatale dall'azienda.
Non esiti a contattarmi per ulteriori chiarimenti.
Un cordiale saluto.
Avv. Elisa Aureli
Egr. Sig.ra Morena,
se ha presentato al datore di lavoro certificato attestante il suo stato di salute ed è stata collocata in malattia, può impugnare il licenziamento nel caso in cui Le sia stato notificato durante tale periodo.
Si rimane a disposizione.
Cordialmente,
Studio Simiele
Consulenza&Assistenza Legale
Occorre esaminare la lettera di licenziamento, il suo contratto, e verificare che tipo di mansioni svolgono i dipendenti nell'azienda
Resto a disposizione