Mia moglie (NON siamo separati), a seguito di un banale litigio, una mattina che ero al lavoro, è sparita da casa con mio figlio di 20 mesi, sottraendomi anche denaro e oggetti. L'ho rintracciata a casa della sorella e constatato l'atteggiamento aggressivo ho chiamato i Carabinieri che, intervenuti, hanno risposto di non poter fare nulla perché mia moglie già la mattina aveva presentato una denuncia per maltrattamenti (mai successo niente di simile prima!) alla Polizia la quale l'ha "autorizzata" (!!) a tenere il minore (!!) e a denunciarmi qualora anche solo mi avvicinassi alla casa di mia cognata. Ma è legale tutto ciò?? E soprattutto, perché i CC non hanno voluto ricevere in forma di querela la mia intenzione a perseguire mia moglie per sottrazione di minore, furto e i parenti per 80 e 110 C.P., ma lo hanno semplicemente verbalizzato come dichiarazioni escusse a persona informata sui fatti (e quindi NON rilasciandomi copia alcuna)? Aggiungo che la Polizia, alla quale mi sono rivolto il giorno dopo per sporgere querela, saputo di quella di mia moglie, non ha raccolto la mia contro-querela ma ha detto che debbo aspettare di essere sentito dal PM. Anche questo è legale??
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Gentile Sansone,
La polizia non ha autorità decisoria riguardo l'allontanamento dalla casa coniugale o l'affido di un minore pertanto tutto quello che racconta non è giustificato, in ogni caso la denuncia può sempre sporgerla nei confronti di sua moglie per il comportamento tenuto.
Le consiglio inoltre d' avviare subito la separazione in modo da ottenere al più presto delle regole per fare visita al bambino.
AVV Marina Ligrani
Egregio sig.Sansone,la Polizia non può adottare alcun provvedimento "autorizzativo" concernente i minori ,se non in caso di estrema urgenza per un affido temporaneo a soggetti qualificati con un provvedimento motivato, e non può rifiutarsi di ricevere una querela per sottrazione di minore,per cui la condotta che riferisce è illegale(ma il furto fra coniugi non è perseguibile penalmente,donde in tal caso potrebbe essere giustificato il rifiuto di ricevere la denuncia)In ogni caso può presentare la querela in altri luoghi .Mi pare che abbia urgente bisogno di rivolgersi ad un avvocato esperto di diritto penale familiare.Cordialmente avv.Alfredo Guarino Napoli
Le consiglio di rivolgersi subito ad un legale in modo che possa agire subito dopo aver valutato tutta la situazione nel complesso
Resto a disposizione
È una situazione molto delicata, le consiglio di farsi assistere da un legale prima di complicare le cose. Comunque per rispondere alla domanda, polizia e carabinieri hanno l’obbligo di ricevere le querele, Chiunque inoltre può predisporla da sé e depositarla presso la procura della Repubblica. Tuttavia quando una donna denuncia maltrattamenti e violenze si attiva una rete di protezione per cui è davvero improbabile che il marito riesca nell’immediatezza a far valere le proprie ragioni. Una querela complicherebbe soltanto le cose nel caso in cui la signora riuscisse a dimostrare ciò di cui la accusa.
Mi dia retta, si rivolga subito ad un legale E non prenda ulteriori iniziative.
Avv. Federico Ibba