Vi scrivo per un’informazione.
La corte di appello, in conferma della scelta del tribunale ordinario, ha stabilito l’affido condiviso con gestione separata della patria potestà e il 50% delle spese straordinarie.
Se la mamma di mio figlio va dal pediatra privato, anche avendo un pediatra dell’asl, senza avvisarmi o senza farmi partecipare (anche se più volte ho chiesto di partecipare), può chiedermi il 50% della prestazione del pediatra?
Non parlo di eventuali medicinali ma solo della parcella del pediatra.
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In genere la scelta di una visita medica privata dovrebbe essere preliminarmente concordata ... nel caso non lo fosse l'altro genitore potrebbe decidere di non sopportarne il carico nella misura percentuale stabilita. Molte volte queste situazioni potrebbero, se la scelta non condivisa del genitore collocatario fosse abitudinaria, a dei contrasti per risolvere i quali i coniugi non avrebbero altra alternativa se non quella di rivolgersi nuovamente al giudice .. la procedura è veloce e solitamente si risolve in una sola udienza .. sarà il giudice a decidere ..purtroppo è una procedura di cui ultimamente si sta abusando ma in caso di contrasti e conflitti inerenti la gestione dei figli e delle loro esigenze ..molte volte si rivela risolutiva.
Buongiorno signor Carlo,
se non c'è il suo consenso lei non deve versare il 50 % delle spese straordinarie non concordate con l'altro genitore.
Cordiali saluti.
avv. Emanuela Costa
Venezia
Buonasera.
Premesso che le spese straordinarie per i figli devono essere preventivamente concordate tra i genitori tranne quelle strettamente necessarie, dovrei sapere se nella sentenza sono state individuate ed elencate tali spese (es. spese mediche non coperte dal S.S.N., scolastiche e per attività ludico-sportive), oppure se si è fatto semplicemente riferimento alle "spese straordinarie".
In via generale,la scelta di un genitore di rivolgersi al pediatra privato, anziché a quello del S.S.N., deve essere sottoposta all'altro genitore per l'approvazione. Nel caso in cui quest'ultimo non venga interpellato, oppure non sia d'accordo, la spesa sarà sostenuta soltanto dal genitore che ha operato la scelta.
Un cordiale saluto.
Avv. Rossana Merlo - Torino