Mia sorella si è sposata in regime di separazione dei beni con il proprio marito. Io e mia sorella siamo cointestatari di un libretto postale con firma disgiunta alimentato interamente dalla propria pensione. Se il marito dovesse contestare la comproprietà delle somme, il giudice in questo caso riconoscerebbe come di mia proprietà la metà della somma del libretto postale oppure l’intera somma dovrà essere divisa come prescrive il codice civile, cioè 2/3 al coniuge e 1/3 a me?
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Non ho compreso da chi è alimentato.
Anche a mio avviso sarebbe opportuno che lei aprisse un autonomo libretto.
Saluti.
Avv. L. Misuraca
Nei termini da lei esposti, la sua quota è comunque garantita.
Purtuttavia, le suggerisco prudenzialmente di aprire un libretto od un conto corrente autonomo e di chiudere quello in comune con sua sorella previa divisione delle giacenze.
Cordialmente.
Avv. Antonello Guido - Foro di Catania
Interamente alimentato dalla pensione di chi? Impossibile dare una risposta seria a una domanda così confusa e di certo se il libretto e cointestato fra le due sorelle la comunione fra coniugi eventualmente rivendicata dal marito investe solo la somma di pertinenza della propria moglie.
Avv Matteo Rondina