Buon pomeriggio. Vorrei sapere come si procede ad una successione di beni immobiliari di un de cuius morto da oltre 10 anni. Possono essere considerati immobili vacanti (e quindi incamerati dallo Stato) anche in presenza di successori (che ovviamente rinunciano all'eredità)? Grazie, saluti
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L' Eredità va accettata o rinunciata entro 10 anni dalla apertura della sucessione . ( art 480 cc) . Decorsi 10 anni se non ci sono parenti entro il 6 garado l' eredità viene incamerata dallo stato .
Avv.Anna Maria Casadei
Gentile Francesca,
il Codice Civile all'articolo 480 stabilisce che l'eredità debba essere accettata entro dieci anni dall'apertura della successione. Da quello che mi rappresenta sembrerebbe, quindi, che il diritto di accettare l'eredità si sia prescritto. In questo caso, se non ci sono parenti entro il sesto grado, subentra lo Stato, ai sensi dell'art. 586 c.c.
L'aspetto centrale da comprendere in questa vicenda è, piuttosto, quello di valutare se ci siano stati eventuali atti qualificabili in termini di accettazione implicita dell'eredità; in tal caso non opera la devoluzione a favore dello Stato.
Avv. Aldo P. Benedetti
Si, è necessaria la rinuncia di tutti i chiamati all'eredità.
Il diritto di accettare l'eredità comunque si prescrive in 10 anni.
Se i chiamati rinunciano oppure se il diritto di accettare l'eredità si prescrive gli immobili vacanti vanno allo Stato.
L'eredità va accettata o rinunciata entro dieci anni .. se poi non ci sono parenti neppure di lontano grado va allo stato
Chieda però anche un consulto notarile
Avv. Bertani SARA (MODENA)