Successione di persona incapace con tutela legale
Buongiorno avvocato,
Mi trovo a gestire una situazione familiare un po’ particolare. Mio zio, dopo un grave incidente stradale, è stato dichiarato incapace di intendere e di volere e gli è stata data tutela legale. Ne è stata esclusa la moglie rumena, poiché si è venuto a sapere che l’aveva sposato esclusivamente per questioni di interesse, che lo malatrattava e non ne voleva sapere di prendersene cura. Il tutore ha avviato pratica di separazione, alla quale lei si è opposta fino al terzo grado di giudizio. Ora la causa è ferma in cassazione e proprio pochi giorni fa mio zio è deceduto. Si apre quindi il capitolo successione. Allo stato attuale il tutore( ormai ex), col quale abbiamo ottimi rapporti(in quanto per 15 anni siamo stati noi familiari a occuparci materialmente dello zio), ci ha detto che la moglie erediterebbe i 2/3 e a noi spetterebbe il restante.
Che l’unica soluzione sarebbe di intentare un’altra causa nei confronti della moglie, accusandola di indegnità. Il tutore ci ha pure prospettato i vari passaggi, dove lui diventerebbe al 90% curatore speciale e noi dovremmo intervenire citando in giudizio la moglie per indegnità. Ha pure aggiunto che l’avvocato a tutela dei nostri interessi potrebbe essere un suo collaboratore.
Mi chiedo se tale procedura sia corretta e se non sia preferibile trovare accordi con la moglie, nonostante la sua condotta riprovevole.
La ringrazio per le risposte
Cordialmente
Francesco Romanelli