Buongiorno,
Cerco di essere il più chiara possibile, la situazione è la seguente: siamo in due fratelli ed un padre rimasto vedovo, nel 2015 si è risposato in separazione dei beni con una signora vedova che ha anche lei due figli. Mio padre ha fatto un testamento sembra firmato anche da lei, che i due appartamenti di proprietà di mio padre appunto, restano uno a me è uno a mio fratello, uno dei due è il tetto coniugale.
Diciamo che la signora di origini rumene ex badante della nonna paterna dopo il matrimonio gradualmente sta facendo terra bruciata attorno a lui, noi siamo indipendenti ma vorremmo sapere a cosa andiamo incontro. Quali sono i nostri diritti? Grazie
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Buongiorno. Sicuramente come figli avete una quota legittima che non può essere lesa. Tuttavia questa spetta anche alla moglie. Mentre oltre la quota disponibile vostro padre ha piena libertà di disporne per testamento.
Comunque per approfondimenti resto a vostra disposizione.
Cordiali saluti
Avv. Rinaldo Neri
Gentili signori . La vostra quota di legittima , in quanto figli non può essere lesa. Vostro padre potra disporre per testamento solo relativamente alla quota disponibile .
Cordiali saluti Avv.Anna Maria Casadei
Buongiorno,
per rispondere più precisamente al vostro quesito sarebbe necessaria un'analisi dell'intero asse ereditario (immobili, conti correnti ecc...).
In ogni caso il coniuge non può essere completamente "diseredato" con testamento. Ai sensi dell'articolo 542 I comma, alla moglie spetta comunque la quota di legittima pari a 1/3 dell'asse ereditario nonché, ai sensi dell'articolo 540 II comma del codice civile, il diritto di abitazione relativo alla casa coniugale.
Vale per quanto riguarda i vostri diritti il discorso inverso, ovvero tutto ciò che non è dalla legge riservato per il coniuge può essere disposto a vostro favore con testamento.