Se il figlio maggiorenne dopo un primo parere con il medico, ritiene che sia il caso di effettuare il Test del D.N.A. paterno e/o materno per verificare il fatto, chiede ai genitori di sottoporsi al test, i genitori sono obbligati a fare il test?
Se no, il figlio può chiedere di procedere forzatamente?
Se no come può fare il figlio a scoprire la verità?
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Preg.mo sig. Roberto,
Il figlio ha diritto a chiedere il riconoscimento giudiziale della paternità o maternità tramite azione da proporre in Tribunale.
Il riconoscimento può avvenire tramite l’esame di DNA ordinato dal giudice in corso della causa.
Anche se tale ordine del Giudice non può obbligare materialmente i genitori a subire il test (del Dna), ma il loro rifiuto ingiustificato a sottoporsi al test costituisce un comportamento che il Giudice interpreta come riconoscimento tacito. E quindi verrebbe provato il rapporto di filiazione.
Cordialità.
Avv.Giuseppe Clima
Salve
nessuno può obbligare i genitori o chiunque ad effettuare un test del Dna. Tuttavia può procedere giudizialmente per il riconoscimento , se vi sono fondati e comprovati dubbi sulla paternità o maternità. Ove il giudice ordinasse un esame del Dna i genitori potrebbero rifiutarsi, ma tale comportamento è argomento di prova per il giudice al fine della decisione,
saluti
avv. Natascia Spicuzza
gentile Roberto,
Il figlio può chiedere il riconoscimento giudiziale della paternità o maternità.
Il riconoscimento può avvenire tramite l’esame di DNA ordinato dal giudice nel corso della causa per il riconoscimento della paternità. Anche in questo caso, non si può obbligare materialmente qualcuno a subire il prelievo del sangue, ad ogni modo il rifiuto ingiustificato a sottoporsi al test costituisce un comportamento interpretabile dal Giudice come riconoscimento tacito. In buona sostanza basta il semplice rifiuto a sottoporsi all’esame del DNA per far dichiarare, al giudice, la paternità e il cosiddetto rapporto di filiazione.
avv. marina ligrani