TFR badante dopo morte datore di lavoro

Art 39,commi 7 e 8 del Contratto Collettivo dei lavoratori domestici, stabilisce :"in caso di morte del datore di lavoro, il rapporto di lavoro può essere risolto (chiuso) con il rispetto dei termini di preavviso. I familiari coabitanti, presenti nello STATO DI FAMIGLIA, sono obbligati in solido per i creditidi lavoro maturati fino al momento del decesso.

ATTENZIONE SOLO I FAMILIARI COABITANTI CHE RISULTANO NELLO STATO DI FAMIGLIA sono obbligati verso i crediti di lavoro maturati fino al decesso. Nei confronti di questi eredi conviventi badante e colf possono rivendicare debiti retributivi e previdenziali.

In più ci sono delle eccezioni:

L'erede deve essere informato del debito, se rinuncia al resto dell'eredità rinuncia anche al debito.



SIGNIFICA CHE BADANTI E COLF POSSONO AVANZARE PRETESE SOLO SE LE RIVENDICAZIONISI SI BASINO SU DOCUMENTI PREESISTENTI ALLA DATA DI DECESSO DEL DATORE DI LAVORO.

Eredi non Conviventi:

si presuppone che l'erede non sia a conoscenza del debito. Quindi la badante o la colf non potranno avanzare nei confronti degli eredi non conviventi eventuali debiti retributivi o contributivi.

I DEBITI CHE POSSONO ESSERE TRASMESSI AGLI EREDI NON CONVIVENTI SONO QUELLI GIUDIZIALMENTE ACCERTATI O IN FASE DI ACCERTAMENTO AL TEMPO DELLA MORTE DEL DATORE DI LAVORO.