Buonasera,
ho un figlio di 8 e uno di 4 anni, ora con il mio compagno padre dei bambini ci stiamo lasciando. Ho scoperto un tradimento da parte sua con una ragazza di 22 anni, lui ne ha 44, è una storia che intende portare avanti e lasciare la famiglia. Per motivi di lavoro non ha la residenza con me, ha un'attività che lo costringe a degli orari assurdi e quindi è sempre stato poco presente, anche dal punto di vista finanziario ha sempre partecipato poco; alla ragazza in questione, vista anche l'età, piace passare le serate al bar, spesso e volentieri con il bicchiere in mano e inoltre, soffrendo di attacchi di panico, frequenta uno psicologo e prende pasticche. Sulla base generica di quanto sopra posso chiedere l'affidamento totale dei bambini oppure anche ad arrivare a togliere la patria potestà al padre? Premetto che purtroppo in casa ho una situazione familiare poco piacevole in quanto ho una madre di 80 anni e una sorella invalida civile di cui sono tutrice.
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Gentile Sig.ra G.s.,
al di là del comprensibile stato d’animo che emerge chiaramente da quanto scrive, la invito a riflettere se privare 2 bambini del loro padre (ammesso che legalmente ci siano i presupposti per ottenere un simile provvedimento) sia la cosa giusta da fare.
Le suggerisco di riflettere sul fatto che i vostri figli sono e saranno sempre quelli che pagheranno, più di tutti, il prezzo delle scelte fatte dal suo compagno o che lei vorrebbe fare per “fargliela pagare”. Alla fine, a pagare di più, saranno loro.
La mia esperienza professionale mi dice che situazioni come quella che lei sta affrontando possono solo peggiorare se decisioni importanti sono prese senza un’adeguata valutazione delle conseguenze.
Ecco perché, per il suo bene, ma soprattutto di quei 2 bambini, le suggerisco di valutare, nel caso in cui lei abbia deciso di separarsi dal suo compagno, di rivolgersi ad un Mediatore Familiare: per raggiungere, lei ed il suo compagno, un accordo di separazione che tenga conto certamente dell’interesse dei vostri figli.
Un tradimento che oggi a lei appare come una pugnalata, con l’aiuto di un Mediatore Familiare potrebbe essere inquadrato in un contesto più ampio in cui, i vostri figli vengono prima dei vostri rancori e della vostra incapacità di comunicare.
Per individuare il Mediatore Familiare a lei più vicino le suggerisco di consultare i siti delle Associazioni nazionali di Mediatori Familiari - A.I.Me.F. o S.I.Me.F.- per trovare il professionista qualificato che la possa aiutare.
Sperando di esserLe stato utile, La saluto cordialmente.
Dr. Natale Cento (Mediatore Familiare in Messina e Torino)
Buongiorno. I presupposti per il riconoscimento di un affidamento esclusivo sono legati alla comprovata grave inadeguatezza del genitore nei cui confronti viene fatta tale richiesta. Il principio di base rimane quello della condivisione della responsabilità genitoriale, attraverso l'affidamento condiviso. Ciò premesso, all'interno del procedimento, ex art. 316 c. 4 c.c. e 337 bis c.p.c., potrà richiedere nell'interesse dei bambini ogni specifico provvedimento necessario a tutelare in concreto i loro prioritari interessi, sia sotto il profilo dell'esercizio della responsabilità genitoriale sia sotto quello economico contributivo. E' comunque sempre consigliato rivolgersi ad uno studio specializzato in Diritto di Famiglia.
Un cordiale saluto
Avv. Raffaella Angelica Molendini (Milano, Roma, province)
Gent.ma G.S.,
la situazione è certamente molto delicata e meriterebbe un’analisi più approfondita, ma da quello che scrive emerge una responsabilità di suo marito in ordine alla fine del matrimonio che potrebbe portare ad una separazione con addebito.
Per quanto riguarda la decadenza della responsabilità genitoriale, almeno in prima approssimazione non sembra che gli elementi descritti siano tali da giustificare un tale provvedimento, ma non escluderei un intervento del giudice nel regolamentare i rapporti del padre con i bambini, eventualmente impedendo che gli incontri avvengano in presenza della nuova compagna.
Restando a disposizione per ulteriori chiarimenti, invio cordiali saluti
Avv. F.C.
gentile G. s,
non ravvisando estremi per una richiesta di revisione della responsabilità genitoriale in capo al suo compagno le consiglio di proporre richiesta dinnanzi al Tribunale competente per disciplinare l'affido condiviso dei figli, in quella sede, potrebbe richiedere che il padre faccia visita ai piccoli a determinate condizioni ovvero in assenza della compagna, sussistendone i presupposti su base oggettiva.
avv. Marina Ligrani
Anche a me,nel caso che prospetta,non pare che vi siano gli estremi per i provvedimenti che prospetta;piuttosto valuti,se la nuova compagna e' una giovane dedita all'etilico con problematiche psicologiche,di richiedere che a Suo marito sia fatto divieto di far incontrare i figli,almeno in questa fase,con la sua nuova partner.Alfredo Guarino Napoli
Non mi pare ci siano gli estremi per un affidamento esclusivo, e tanto meno per revocare la responsabilità genitoriale. Si rivolga comunque al tribunale per regolamentare l'affidamento, i diritti di visita del suo compagno e il mantenimento per il minore, a mezzo legale
Resto a disposizione
Buongiorno.
Da quanto riferisce non ritengo che vi siano gli estremi per la richiesta di un affidamento esclusivo dei figli minori ed ancor più per una richiesta di decadenza dalla responsabilità genitoriale.
Quello che eventualmente potrebbe richiedere è l'addebito della separazione, oltre all'assegnazione della casa coniugale ed al contributo al mantenimento per i figli ed eventualmente per sé se ne sussistono i presupposti.
Distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Buongiorno signora,
il padre che si disinteressa totalmente dei figli o si comporta in modo pregiudizievole per la loro crescita può decadere dalla potestà genitoriale. Si tratta di un provvedimento estremo che viene utilizzato per prevenire o risolvere situazioni gravemente pericolose per l’integrità psico-fisica del minore.
Nel Suo caso, dalla vicenda che ha descritto, non mi sembra ci siano i presupposti per un provvedimento simile.
Si potrebbe, invece, valutare un affidamento esclusivo dei figli.
Devo però precisare che la legge garantisce, prima di tutto, un affidamento condiviso dei figli ad entrambi i genitori.
Il giudice può però disporre l’affidamento esclusivo dei figli ad uno solo dei genitori qualora ritenga che l’affidamento all’altro sia contrario all’interesse del minore. Si tratta quindi di una valutazione che deve essere fatta caso per caso.
Il fatto che il suo compagno abbia deciso di lasciare l'abitazione e di iniziare una nuova relazione non sono elementi sufficienti per poter chiedere l'affidamento esclusivo.
Le consiglio quindi di rivolgersi ad un legale per valutare la strada da percorrere per tutelare i suoi figli (ad esempio per stabilire eventuali assegni di mantenimento in favore dei bambini) che, in ogni caso, hanno diritto di frequentare il padre e, se possibile, di mantenere un legame affettivo.
Resto a Sua disposizione per ogni chiarimento.
Cordiali saluti
avv. Federica Taiola