Ho una seconda casa in comproprietà con i miei cugini. La casa è in pessime condizioni perchè vuota la maggior parte dell'anno; ho intenzione di fare dei lavori di manutenzione ma i comproprietari non vogliono spendere con la motivazione che loro non ne fanno uso. Posso obbligarli a pagare?
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Gentile Simonetta,
per prima cosa bisogna distinguere tra le spese riguardanti un immobile in comunione: ovvero tra spese per il godimento di quel bene e costi per la sua conservazione.
Il legale del comproprietario, salvo diverse pattuizioni tra le parti, dovrà indicare al proprio assistito che avrà diritto al rimborso dei soli costi sostenuti per la conservazione dell'appartamento. Quelli riguardanti il suo godimento, invece, resteranno a suo totale carico. ( Il partecipante che, in caso di trascuranza degli altri partecipanti o dell'amministratore, ha sostenuto spese necessarie per la conservazione della cosa comune, ha diritto al rimborso ex art. 1110 c.c)
La Corte di Cassazione ha affermato che le spese di conservazione sono quelle necessarie per custodire e mantenere la cosa comune in modo che duri a lungo.
Le spese per conservazione possono essere anticipate da un partecipante al fine di evitare il deterioramento della cosa, cui egli e tutti gli altri hanno un oggettivo interesse. In seguito, il comproprietario potrà chiedere il rimborso delle predette spese in via giudiziale.
Le spese di godimento dovranno essere sostenute solamente da chi concretamente gode della cosa comune, il rimborso in questo caso non è previsto poiché il singolo comproprietario le ha anticipate per un godimento soggettivo, che è suo personale che non può riguardare anche gli altri partecipanti alla comunione.
Gentile Sig. Ra Simonetta,se i lavori sono assolutamente indispensabili e non vuole anticipare le spese,puo' rivolgersi al giudice per ottenere la condanna dei comproprietari al concorso delle spese;Le consiglio pero' di anticipare le spese e poi citare in giudizio i comproprietari per indennizzarLa per il vantaggio che hanno ricevuto Avv.Alfredo Guarino Napoli
non potendo costringere i cugini, Le consiglio di fare in ogni caso i lavori di manutenzione al fine di mettere a reddito la casa, riscuotendo i canoni di locazione senza riversare la quota parte degli stessi ai cugini fino alla maturazione della quota da loro dovuta per il lavori. In sede di divisione e vendita dell'immobile il maggior valore dallo sesso acquisito gioverà a entrambi.
Gentile Simonetta
in linea di massima no. Salvo che l'intervento sia necessario ed improrogabile ai fini del normale utilizzo dell'immobile.
Al più può intervenire ed eventualmente far valere gli esporsi se e quando si deciderà alla divisione/vendita del bene