Buongiorno, sono un dipendente statale e ho difficoltà con la mia amministrazione nel richiedere il trasferimento ai sensi della legge 104. Padre e madre con patologie invalidanti e sorella minore con handicap in stato di gravità. La mia amministrazione rifiuta il trasferimento in quanto ritiene che la patologia invalidante di mio padre non sia abbastanza grave da poterne impedire l'assistenza nei confronti di mia sorella. In virtù dei cambiamenti di legge del 2010 i requisiti della esclusività e continuità sono stati cancellati. Ma la mia amministrazione continua a rifiutarmi il trasferimento ai sensi della legge antecededente alla modifica (pur avendo i requisiti per il trasferimento). Ho però trovato una sentenza del consiglio di stato in cui un ragazzo, con situazione pressoché identica alla mia, ha vinto dapprima il ricorso al TAR e successivamente al consiglio di stato. La mia domanda è, una sentenza al consiglio di stato diventa legge? Se nella mia nuova domanda di trasferimento cito questa sentenza la mia amministrazione è poi obbligata a concedermi il trasferimento? Grazie.
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Gentile sig. Francesco,
le sentenze, siano esse emanate dalla giurisdizione amministrativa, siano esse emanate dalla giurisdizione ordinaria, producono i loro effetti soltanto tra le parti.
Di conseguenza, per rispondere alla sua domanda, le sentenze del Consiglio di Stato non diventano legge.
Soltanto talune sentenze della Corte Costituzionale (le sentenze manipolative) consentono di apportare modifiche, in senso sostitutivo e/o additivo di norme, a leggi.
Tuttavia, sentenze delle giurisdizioni superiori quali Corte di Cassazione e, nel suo caso, Consiglio di Stato, vengono regolarmente citate per indicare gli indirizzi adottati dalla giurisprudenza in riferimento a determinate vicende.
Ovviamente è necessario esaminare la documentazione afferente al Suo caso per darLe una risposta più esaustiva, in ogni caso nulla Le impedisce di fare riferimento alla sentenza da Lei trovata, in occasione della Sua prossima domanda di trasferimento.
Cordialmente,
avv. Giovanni Babino
Dopo aver presentato delle domande di trasferimento che sono state rifiutate, credo che lei abbia poche chance di affrontare un giudizio al TAR in quanto sarebbe esso con probabilità tardivo. Provi a riformulare meglio la sua domanda e poi, in caso di rigetto, provi con un ricorso per via gerarchica. Bisognerebbe conoscere meglio lo stato delle cose.
Avv. Giuseppe Pigliapoco Macerata
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Buongiorno Francesco, no le sentenze del C.di S. non diventano legge, ma possono essere indicate come orientamento in un ricorso, nel suo caso. Detto ciò, e sarò breve, affinché lei possa essere trasferito deve necessariamente fare ricorso, e soltanto dopo che la sua amministrazione sarà soccombendo provvederà a trasferirla. Si fidi ne faccio a migliaia , solo davanti ad una sentenza trasferiscono. A disposizione per ulteriori chiarimenti.
Distinti saluti.
Avv. Luigi De Rasis
no! Devi ricorrere tu prima al TAR della tua regione e citare la sentenza del Consiglio di Srato che tu credi sarebbe a tuo favore. Se il TAR ti dà torto ti devi rivolgere al Consiglio di Stato in secondo grado. È' utile a te solo la sentenza che riguarda il tuo caso.