Sono comproprietaria insieme a due fratelli di un immobile, inutilizzato da decenni, che io e mio fratello vorremmo mettere in vendita ma mia sorella si oppone. Vorrei sapere cosa si può fare per arrivare alla soluzione di questo problema. Credo che in fase di conciliazione, che credo sia obbligatoria, la situazione potrebbe sbloccarsi. Cosa posso fare?
La ringrazio anticipatamente per i suoi consigli.
Cordiali saluti
Letizia Baldazzi
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Buonasera,
In linea generale, per procedere alla vendita di un immobile in comproprietà è necessario il consenso di tutti i comproprietari, in quanto il bene non è divisibile senza accordo (art. 1108 c.c.). La mancata adesione di uno dei comproprietari, in questo caso sua sorella, impedisce di fatto l’alienazione consensuale dell’immobile.
Nel caso di una controversia sulla gestione o disposizione del bene comune, è prevista la mediazione obbligatoria.
La mediazione rappresenta una buona opportunità per tentare una soluzione conciliativa, durante la quale potrebbe emergere la disponibilità di sua sorella a riconsiderare la sua posizione, magari accettando la vendita o un’altra forma di accordo, come la cessione della sua quota a voi due comproprietari.
Qualora la mediazione non dovesse portare a un risultato positivo, sarà possibile ricorrere alla divisione giudiziale, come previsto dall’art. 1111 c.c..
Un’alternativa percorribile è che lei e suo fratello valutiate l’acquisto della quota di sua sorella. Anche in questo caso, l’accordo potrebbe essere facilitato durante la fase di mediazione, eventualmente mediante una stima dell’immobile da parte di un perito di fiducia, per garantire un’offerta equa e vantaggiosa per tutte le parti.
Restando a disposizione, molto cordialmente saluto.
Avv. Fabio Casaburo
Buonasera Sig.ra Letizia,
prima di procedere alla vendita forzata dell'immobile in comproprietà tramite l'azione di divisione preceduta dalla mediazione obbligatoria, consiglio di far scrivere a Sua sorella una lettera dal legale dove viene spiegato che, visto che l'immobile è inutilizzato da decenni e che nessun comproprietario ( Lei o Suo fratello) è interessato a rilevarne la quota, l'unica soluzione che Lei e l'altro fratello potete adottare è quella di chiedere la divisione dell'immobile e che questa soluzione porta a vendere a prezzo basso ( asta giudiziale) l'immobile. In parole chiare far comprendere a Sua sorella che più sensata in termini economici è la soluzione che tutti i comproprietari mettano volontariamente in vendita l'immobile.
A disposizione
Cordiali saluti
Buonasera Sig.ra Letizia,
prima di procedere alla vendita forzata dell'immobile in comproprietà tramite l'azione di divisione preceduta dalla mediazione obbligatoria, consiglio di far scrivere a Sua sorella una lettera dal legale dove viene spiegato che, visto che l'immobile è inutilizzato da decenni e che nessun comproprietario ( Lei o Suo fratello) è interessato a rilevarne la quota, l'unica soluzione che Lei e l'altro fratello potete adottare è quella di chiedere la divisione dell'immobile e che questa soluzione porta a vendere a prezzo basso ( asta giudiziale) l'immobile. In parole chiare far comprendere a Sua sorella che più sensata in termini economici è la soluzione che tutti i comproprietari mettano volontariamente in vendita l'immobile.
A disposizione
Cordiali saluti
Occorre rivolgersi ad un legale per l'instaurazione di un giudizio divisorio, che comporta un tentativo obbligatorio di mediazione come condizione di procedibilità.
Avv Matteo Rondina