Vicini

Buongiorno,
premesso che il nostro ordinamento tutela il diritto alla quiete e alla vivibilità della propria abitazione, l’art. 844 c.c. disciplina le immissioni di rumori vietando quelle che superano la soglia della "normale tollerabilità", mentre l’art. 659 c.p. configura come reato il disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone. Tuttavia, per procedere è necessario dimostrare che i rumori abbiano una portata tale da arrecare disturbo a una pluralità di persone (ad esempio, più condomini). Qualora l’amministratore non intenda intervenire, lo si può sollecitare formalmente tramite una lettera che lo inviti a richiamare la famiglia responsabile al rispetto del regolamento condominiale e delle norme sulla quiete.
Infine, nel caso in cui i tentativi conciliativi non producano esito positivo, il mio consiglio è di provvedere ad inviare una formale comunicazione di diffida, possibilmente coinvolgendo anche gli altri condomini che subiscono i medesimi disagi.

Restando a disposizione, molto cordialmente saluto.
Avv. Fabio Casaburo