Salve.
Sono sposata da quasi 7 anni e ho due bambini. Mio marito è sempre stato un tipo particolarmente irascibile ma col matrimonio è peggiorato. Non mi ha mai fatto violenze fisiche ma sono soggetta ai suoi continui sbalzi d'umore in cui alterna momenti di assoluto egocentrismo a momenti in cui mi usa per sfogare la sua rabbia insultandomi e umiliandomi con parole e frasi davvero pesanti.
Ho tante volte pensato che sarebbe meglio farla finita, sparire nel nulla ma poi penso ai miei bambini e provo a resistere. Ho paura di chiedere la separazione perché non so se sarei in grado di provvedere economicamente ai bambini. Lui è commerciante e troverebbe un modo per dichiararsi nullatenente. Ha anche conoscenze importanti. Avete un suggerimento?
Grazie
Mariagrazia
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Buongiorno Sig.ra Mariagrazia,
purtroppo conosco bene la Sua situazione e Le consiglio di essere nel contempo cauta ma anche decisa nel cercare una soluzione concreta e radicale. Capisco le Sue preoccupazioni sull'aspetto economico, ma comprendo anche molto bene la frustrazione di trovarsi nella paura, nell'angoscia e nell'umiliazione.
Ci sono tante persone che, come Lei, si trovano in questa situazione e non sanno come uscirne. Ma uscirne si può! La prima preoccupazione infatti deve essere sempre verso la serenità, la salute, la crescita dei suoi bambini. Non è possibile per i bimbi crescere bene, diventare persone equilibrate e serene se vivono in un ambiente violento nei modi, negli atteggiamenti, nelle parole, pieno di insulti, inganni, offese, umiliazioni, pretese assurde, cambi di umore, egocentrismo e ricatti dove la mamma è sempre presa di mira dal papà, perchè così facendo Le fa perdere di autorevolezza e rispetto da parte dei bambini. Quando si ha a che fare con un manipolatore narcisista perverso, perchè mi pare che sia questo il profilo psicologico che ha descritto nel suo annuncio, non c'è nulla che si possa fare per entrare in relazione con lui, perchè è lui stesso che esclude ogni contatto relazionale dal momento che esiste solo lui e nessun altro. Queste persone sono incapaci di amare.
Non so dove abita Mariagrazia, ma sono certa che nella Sua città ci sono centri antiviolenza che sono ben disponibili ad ascoltarLa. Si rechi fiduciosa presso lo sportello di ascolto per trovare un aiuto psicologico importante nei casi come il suo. Nel contempo, si rechi anche da un avvocato nella Sua città che abbia una particolare sensibilità per i casi di violenza domestica, fisica e psicologica. Ottenere la separazione personale è per Lei un dovere verso i Suoi figli e verso sé stessa. Ha il diritto di trovare la serenità. Non è un percorso facile, nemmeno brevissimo, ma va gestito e si può fare.Più Lei avrà consapevolezza che ciò che sta facendo Suo marito è sbagliato, perchè Lei e i Suoi figli meritate di essere trattati con amore, più per Lei sarà facile intraprendere il percorso.
Qualunque cosa accada non esiti a chiamare i Carabinieri ed a sporgere denuncia, non esiti a difendersi ed a difendere i suoi piccoli. Non stia sola, ma chieda aiuto a tutti, famigliari, amici, conoscenti, vicini di casa. Penseranno che sia pazza, ma Lei insista e dimostri con la lucidità del ragionamento le sue ragioni. Non discuta con Lui tanto non servirebbe a nulla. Raccolga prove senza farsi accorgere per non scatenare le sue ire. Cerchi sempre testimoni e smorzi invece il tono davanti ai bambini.
Io esercito a Carpi, in provincia di Modena e sono a Sua disposizione se ritiene che possa esserLe d'aiuto.
In ogni caso, mi faccia sapere come sta andando. L'argomento violenza psicologica mi sta molto a cuore, perciò Le auguro vivamente di trovare la via per uscirne!
Buona giornata
Gentile Signora Mariagrazia,
da quel che scrive emerge che tra lei e suo marito vi sono evidenti problemi di comunicazione e, forse, di condivisione.
Lei scrive che suo marito “col matrimonio è peggiorato”. Senza entrare nel merito di questa affermazione che, comunque, dovrebbe già invitarla ad alcune riflessioni, mi chiedo se non sia il caso, per il benessere vostro e dei vostri figli, di rivolgervi ad uno specialista dei conflitti tra coniugi. Prima che il vostro conflitto degeneri.
Il mio suggerimento è di consultare, ad esempio, un counselor che potrà aiutarvi a fare chiarezza sulla sulla causa dell’atteggiamento di suo marito. Se dagli incontri con il counselor dovesse emergere che la separazione è la soluzione migliore per voi ed i vostri figli, allora gentile Sig.ra Mariagrazia, potreste rivolgervi, insieme, oltre che ad un avvocato specialista, anche ad un Mediatore Familiare, per raggiungere, nell'interesse dei vostri bambini, un accordo nel quale stabilirete voi (prima e meglio di un giudice) il modo miglior per garantire ai vostri figli: il diritto di godere di due genitori, separati ma sereni.
Sperando di esserLe stato utile, La saluto cordialmente.
dr. Natale Cento (Mediatore Familiare in Messina e Torino)
Ho già risposto ma non ho inserito
Avv. Giuseppe Pigliapoco - Macerata
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Non faccia mosse avventate. Vada dal suo medico curante e si faccia prenotare una visita psicologica o psichiatrica e si faccia certificare il suo stato e la causa del suo malessere: si faccia prescrivere dei farmaci. Attenzione! Se i figli sono bambini vi è il pericolo delle attenzioni e di quant'altro da parte del Tribunale dei Minorenni. La querela potrebbe crearvi dei danni o dei problemi. Con un avvocato valutare la causa di separazione: non ci sono i problemi che lei paventa. L'avvocato deve studiare suo marito e giungere a quella soluzione che sia utile o non dannosa in primo luogo per i figli. E non è escluso che suo marito sia costretto a cambiare atteggiamento perché per lui si profila una dura condanna per i danni morali e materiali che le sta creando. La Cassazione e i Giudici di Merito non escludono affatto questa ipotesi dei danni. La sollevai in una causa in tempi passati ma senza esito, ma sollevai un problema; difficile provare quanto avviene all'interno della coppia...Etc.
Avv. Giuseppe Pigliapoco - Macerata
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Gentile Mariagrazia,
solidarietà anzitutto per la Sua incresciosa situazione. Il mio studio è a Sua disposizione per procedere alla separazione giudiziale con addebito e con richiesta di assegno di mantenimento a Suo favore anche per i figli.
Gentile Mariagrazia,
le consiglio di intraprendere una separazione giudiziale da suo marito al più presto facendo valere il mobbing familiare che credo lei stia subendo da troppi anni.
Le ricordo, a tal proposito, che per mobbing familiare la giurisprudenza ha inteso tutti quegli atti persecutori posti in essere da un familiare, che possono assumere diverse forme come condotte omissive o commissive; strategie persecutorie; molestie psicofisiche; provocazioni verbali, tutte finalizzate all'emarginazione del coniuge ed alla sua alienazione psicologica (Cass. Pen. n. 33624/2007) e messe subdolamente in pratica con l'intento di portare sistematicamente la vittima a deprimersi, annientandone la personalità.
La Giurisprudenza ha considerato che il coniuge vittima di mobbing familiare può ottenere la separazione per colpa, ovvero addebitando al coniuge la fine del rapporto matrimoniale che assumendo le vesti di atto illecito da luogo al risarcimento del danno.
Naturalmente se lei non ha reddito ovvero un reddito minimo potrà accedere al beneficio del gratuito patrocinio per le spese di giustizia da affrontare per la separazione e un mantenimento da parte di suo marito.
Rimango a disposizione.
Buongiorno Signora Mariagrazia.
La Sua situazione è piuttosto delicata, tanto da indurla a pensare di farla finita o sparire nel nulla.
Di conseguenza, non posso che consigliarLe di valutare seriamente e serenamente la possibilità di procedere alla separazione personale tra i coniugi.
Il Giudice solitamente dispone l'affidamento condiviso dei figli minori con collocazione dei medesimi presso la madre e conseguente assegnazione alla medesima della casa coniugale. Inoltre il Giudice valuterà la situazione economica e reddituale Sua e di Suo marito e sulla base delle risultanze deciderà il contributo al mantenimento da stabilire a carico del genitore che non vive con i figli.
Le segnalo che Suo marito, se è commerciante, faticherà a dichiararsi nullatenente poiché il Giudice può disporre indagini finanziarie ed economiche che farebbero emergere la reale situazione economica e potrebbero ripercuotersi contro di lui.
Resto a disposizione per ogni ulteriore necessità e/o chiarimento ed invio distinti saluti.
Avv. Stab. (Abogado) Rossana Delbarba
Gentile Signora,
l'aspetto legale, nella Sua situazione, mi pare marginale.
La Sua condizione di prostrazione psicologica, la preoccupazione per i Suoi figli, il Suo desiderio di "farla finita, sparire nel nulla" mi allarmano e mi permetto di consigliarle di rafforzare sè stessa, prima di tutto, in particolare prima di intraprendere una qualsiasi azione legale, presumibilmente tanto lunga, quanto snervante.
Nei casi come i suoi la legge contempla varie forme di tutela: in Europa vige la Convenzione di Istanbul, sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, che ha il fine di prevenire i casi, proteggere le vittime, perseguire i colpevoli.
Lei può denunziare i fatti e perseguire Suo marito penalmente costituendosi parte civile per avere un risarcimento, può ottenere la separazione con addebito al coniuge e l'affidamento esclusivo dei Suoi figli, con diritto al mantenimento.
Lo faccia, ma quando si sentirà psicologicamente pronta e sotto la protezione di amici e parenti disposti ad accoglierla e proteggerla: forse ne ha più di quanti crede.
E trovi un avvocato con le spalle larghe.
Cordiali saluti.
Avv. Marco Antonio Maria Foscarini
Gentile Signora Mariagrazia,
Le suggerisco di non tollerare più le violenze psicologiche di Suo marito, che sono gravi quanto le violenze fisiche.
Per il Suo bene e per quello dei Suoi figli, costretti a vivere in un clima di paura e violenza, trovi il coraggio di reagire avvalendosi dell'aiuto di un centro antiviolenza e di un avvocato.
Le chiarisco che qualora Suo marito cerchi di occultare i propri redditi, il Giudice può disporre accertamenti tramite la Guardia di Finanza.
Resto a Sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Cordiali saluti.
Avv. Lucilla Navarra
Gentile signora Mariagrazia,
nel caso che Lei espone appare certamente opportuno un giudizio di separazione, per evitare che le Sue sofferenze si accrescano, con Suo grave danno e con riverbero negativo anche nei confronti dei figli, che certamente potrebbero subire ripercussioni negative dagli insulti e dalle umiliazioni che Le sono rivolti da Suo marito. Per quanto concerne il mantenimento, anche qualora Suo marito dovesse adottare tattiche di oscuramento del suo reddito, il Giudice potrebbe disporre accertamenti tramite la Guardia di Finanza ed inoltre, se non vuole avvalersi di investigatori privati e testimoni, potrebbe comunque far riferimento ai parametri presuntivi di reddito adottati negli accertamenti fiscali.
Un valido Avvocato è sicuramente in grado di assisterLa e tutelarLa adeguatamente.
Avv. Alfredo Guarino
Gentilissima Mariagrazia,
il mio principale e preminente suggerimento è quello di non tollerare e subire più le gravi violenze psicologiche da parte di Suo marito; violenze psicologiche che, per certi versi, sono ben più gravi e devastanti delle violenze fisiche. Quindi trovi la forza ed il coraggio di reagire con l'aiuto di professionisti. Lo faccia per lei ma anche per i Suoi figli per i quali non è affatto educativo assistere ai continui maltrattamenti psicologici della propria madre.
Non abbia paura. Capisco che non sia facile ma ce la può fare.
Se vuole, mi può contattare telefonicamente per chiedermi tutti i chiarimenti e delucidazioni che vorrà.
Ho il dovere inoltre di precisarLe che se Lei nell'anno 2015 ha avuto un reddito inferiore all'importo di euro 11.528,41 ha diritto all'assistenza di un Avvocato senza dover sostenere alcuna spesa ovvero patrocinio a spese dello Stato. Penso proprio che questa informazione La possa risollevare.
Sono a Sua completa disposizione.
Cordialmente.
Buongiorno Mariagrazia,
penso che il primo passo sia quello di trovarti un lavoro (anche se è difficile) proprio perché l'indipendenza economica ti darà la possibilità di fare la scelta giusta per te e per i tuoi bambini.
Avv. Angela Antonilli
Buongiorno,
il Suo caso è simile, purtroppo, a quello di molti altri che sono ogni giorno in discussione nelle aule di giustizia.
Non abbia timore, pertanto, di rivolgersi ad un legale e di intraprendere un percorso finalizzato alla serenità Sua e dei bambini: le conoscenze importanti davanti al Giudice non contano nulla.
Cordialmente
avv. Marta Bonacina
Buongiorno, alla luce di quanto descrive, ritengo che sia fortemente auspicabile una separazione dal marito. Resto a sua completa disposizione sia per informazioni che per richieste di assistenza legale. Cordiali saluti
Buongiorno signora,
nella sua situazione e per la serenità dei bambini, Le consiglio vivamente di rivolgersi ad un avvocato per assisterla nel procedimento di separazione. Nonostante il carattere e "le conoscenze importati" di suo marito, Le assicuro che la legge prevede delle forme di tutela per lei e per i suoi figli, anche dal punto di vista del mantenimento.
Resto a Sua disposizione per ogni necessità e per eventuali chiarimenti.
Cordialità
avv. Federica Taiola