Vittima di ingiustizia
Buonasera, 10 anni fa mio fratello è sato fermato dalla polizia in stato d'ebrezza e, dopo aver causato oltraggio a pubblico ufficiale, ha fornito le mie generalità (quindi furto della mia identità). Non gli sono stati controllati i documenti in quel momento. Ci tengo a sottolineare che io ero all'estero in cui vivo tutt'oggi. Ho ricevuto una notifica a casa mia in Italia, ma siccome mio fratello aveva già precedenti ed era a rischio d'arresto, è stato aiutato da mio padre e, senza farsi carico delle sue responsabilità e ammettere che fosse stato lui, il processo è andato liscio (fino alla fine del processo io ero sempre all'estero) con tanto di condizionale con sospensione della pena a mio carico. Ho fatto poco tempo fa una visura del casellario giudiziale e mi sono accorto di questa spiacevole situazione. Nel mentre mio padre è deceduto e quindi non ho risposte che vorrei sul perché e come sia stato fatto questo. Il mio avvocato sostiene che la soluzione migliore adesso sia di fare la riabilitazione, ma ovvimante la "macchia" nel casellario rimarrà. Ma io mi chiedo se è normale quanto accaduto? Io non ero in Italia né durante l'accaduto né durante il processo e sono stato condannato senza essere mai andato in tribunale. Ci sono altre soluzioni oltre la riabilitazione? Io sono sempre stato una persona onesta e questa sembra una grandissima ingiustizia.