A seguito della morte di mia madre, dovrei intestarmi le utenze di un immobile di cui posseggono delle quote ereditarie anche altri eredi che vi abitano.
Vorrei capire le conseguenze legali di tale azione facendo un esempio: in caso di consumi anomali (“Bollette pazze”), sarò l’unico soggetto chiamato a risponderne e a doversi accollare i relativi oneri ?
La voltura delle utenze a mio nome può costituire un’accettazione tacita dell’eredità o comportare altri obblighi a mio carico su quel dato immobile, come per esempio la volontà implicita di acquisire lo stabile e farmene carico ?
Come posso tutelarmi ?
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Egregio Signor Marco,
l'intestazione delle utenze è una implicita accettazione dell'eredità ( accettazione tacita).
I consume anche qualora " anomali" saranno solo a carico Suo in quanto Lei è il contraente per le forniture dei servizi con gli enti erogatori; dimostrando che dette utenze sono usufruite da altri eredi potrà richiedere la restituzione delle somme per quote. Bene sarebbe un accordo scritto con gli stessi sul punto.
Nessuna volontà implicita di acquistare l'immobile per il solo fatto di essersi intestato le utenze.
L'immobile essendo passato in proprietà agli eredi potrà essere venduto con la procura di tutti o potrà essere chiesta la divisione della comunione ereditaria con acquisizione delle altre quote da parte di un erede.
A disposizione per una consulenza approfondita.
Cordiali saluti
Il gestore si può rivalere per eventuali debiti solo nei confronti dell'intestatario delle utenze a prescindere dal diritto dominicale sull'immobile. Più discutibile é dare per scontato che la semplice voltura delle utenze possa essere considerata accettazione tacita dell'eredità.
Avv Matteo Rondina
Egregio Signor Marco,
l'intestazione delle utenze è una implicita accettazione dell'eredità ( accettazione tacita).
I consumi anche qualora " anomali" saranno solo a carico Suo in quanto Lei è il contraente per le forniture dei servizi con gli enti erogatori; dimostrando che dette utenze sono usufruite da altri eredi potrà richiedere la restituzione delle somme per quote. Bene sarebbe un accordo scritto con gli stessi sul punto.
Nessuna volontà implicita di acquistare l'immobile per il solo fatto di essersi intestato le utenze.
L'immobile essendo passato in proprietà agli eredi potrà essere venduto con la procura di tutti o potrà essere chiesta la divisione della comunione ereditaria con acquisizione delle altre quote da parte di un erede.
A disposizione per una consulenza approfondita.
Cordiali saluti
Egregio Signor Marco,
l'intestazione delle utenze è una implicita accettazione dell'eredità ( accettazione tacita).
I consume anche qualora " anomali" saranno solo a carico Suo in quanto Lei è il contraente per le forniture dei servizi con gli enti erogatori; dimostrando che dette utenze sono usufruite da altri eredi potrà richiedere la restituzione delle somme per quote. Bene sarebbe un accordo scritto con gli stessi sul punto.
Nessuna volontà implicita di acquistare l'immobile per il solo fatto di essersi intestato le utenze.
L'immobile essendo passato in proprietà agli eredi potrà essere venduto con la procura di tutti o potrà essere chiesta la divisione della comunione ereditaria con acquisizione delle altre quote da parte di un erede.
A disposizione per una consulenza approfondita.
Cordiali saluti
buongiorno
L’intestazione delle utenze (come bollette dell’energia elettrica) può essere vista come un segno di accettazione tacita dell’eredità. Tuttavia, è necessario dimostrare che il pagamento delle bollette è avvenuto con denaro prelevato dall’asse ereditario. In altre parole, se il pagamento è stato effettuato con denaro personale, non costituisce accettazione tacita.
Però deve considerare che intestandosi le bollette vuol dire che lei abita in quella struttura e intende farsene carico, per quanto riguarda le bollette pazze se lei teme che ci siano stati consumi esagerati prima della voltura delle utenze da parte sua, saranno responsabili tutti gli eredi
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