Zia monopolizza la vita di mamma, affetta da senilità precoce.
Salve Avvocati,
Vi faccio subito le mie scuse per il messaggio un po' prolisso, ma la situazione è particolare e ci sono tanti dettagli che contano.
Spiego meglio il problema che io e le mie sorelle stiamo incontrando in questo periodo:
In breve tempo, poco meno di due anni, mia madre ha súbito un tracollo neurocognitivo che la tiene in uno stato confusionale continuo.
Dopo svariate visite, le è stata diagnosticata una senilità precoce (mamma ha meno di 60 anni) dovuta anche ad altri vari disordini mentali non curati negli anni (ansia + depressione).
Da circa 25 anni il nostro nucleo familiare si è trasferito in una città diversa da quella dove invece vive il resto della nostra famiglia.
Quando i miei genitori si sono separati circa 20 anni fa, mia madre e noi figli siamo rimasti in suddetta città che dista all'incirca un'ora e mezza dal resto dei parenti.
In tutti questi anni, posso contare sulle dita di una mano le volte che zie (sorelle di mamma) sono venute a casa nostra, mentre molto più frequentemente abbiamo viaggiato noi (festività, occasioni varie, estati ecc).
L'ultima volta che mamma è stata "in grado" di guidare autonomamente per andare dalla famiglia ha avuto un colpo di sonno (dovuto a svariati medicinali che assumeva all'epoca per combattere fibromialgia e spondilartite) ed ha avuto un grave incidente - fortunatamente non letale.
Da allora, mamma è rimasta a casa sua nella nostra città, ma noi figli non viviamo più con lei: figlie grandi (34 e 30 anni) vivono in proprio a pochi minuti di distanza, io (32) vivo all'estero.
Mamma ha iniziato quest'anno un ciclo di terapie neurocognitive abbastanza intensive (tutti i giorni) fino a un paio di mesi fa che sono state ridotte a due giorni a settimana.
Da allora mia zia (sorella di mamma) ha iniziato a prendersi cura di lei più frequentemente portandola via da casa sua per non lasciarla sola. Mamma non è proprio contenta così, quando è con la zia ne è quasi completamente dipendente: ogni aspetto della vita di mamma è deciso da mia zia.
Anche quando noi figlie siamo con lei, la mamma deve chiamare zia circa 10 volte al giorno per sapere che medicine prendere, dove trovare cose in case ecc..
Noi figlie abbiamo un trascorso con mamma che ci ha portate ad allontanarci emotivamente in età adulta, ma da quando sta male abbiamo lavorato sui nostri traumi e frustrazioni passate per starle vicine. Purtroppo però questo monopolio che ha mia zia su di lei, non ci rende il compito facile né ci da la possibilità di prenderci cura di nostra madre come NOI vorremmo.
Assistenti sociali ci hanno già contattato confermando l'idoneità per assistenza da parte di un professionista per tot ore a settimana, ma mia zia ha voluto bocciare questa possibilità dicendo che non vuole "estranei" che mia madre poi "si sente malata" e che piuttosto la porta via lei nella sua città per la maggior parte del tempo. Cosa che mamma stessa trova stressante, e noi vediamo un completo declino delle sue capacità quando non è circondata da cose familiari come in casa sua.
Cosa possiamo fare noi figlie per mettere fine a questo caos? Abbiamo qualche leva legale su cui possiamo puntare per fermare la dittatura di mia zia?
Vi ringrazio caldamente per il tempo che spenderete a leggermi, e qualsiasi consiglio da Voi sarà immensamente di aiuto.
Cordiali saluti.
E.