Ma l'avvocato che sta seguendo la mia pratica x risarcimento danni subiti in un incidente d'auto può chiedermi dei soldi come "anticipo" quando invece all'inizio mi aveva detto che non avrei avuto spese e il suo compenso lo avrebbe avuto dalla controparte?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Miglior risposta
Questa risposta è stata utile per 2 persone
Si, l'avvocato ha diritto al compenso per il lavoro che sta svolgendo indipendentemente dall'esito e stato della vertenza.
Gentile signore,
Il legale dovrebbe rispettare l'accordo e non chiederle nulla in anticipo. La prossima volta per evitare incomprensioni chieda di siglare un accordo scritto sui compensi che preveda di dover pagare solo in caso di mancato recupero dalla controparte. Saluti
Buongiorno Federica,
a mio avviso se, come Lei scrive, l'avvocato inizialmente Le aveva specificato che non Le avrebbe chiesto nulla a titolo di spese legali, dovrebbe rispettare tale accordo.
Cordialmente.
Avv. Laura Manganello
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno, per una consulenza può contattare lo studio per fissare un appuntamento con l'avv. Leo tramite il portale.
Distinti saluti,
sig.ra Evelina
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Secondo l'art. 2234 CC il cliente deve anticipare all'avvocato le spese necessarie all'attività, e corrispondere acconti sul compenso.
Possono però essere presi accordi in senso diverso, quindi nel Suo caso bisogna valutare questo aspetto.
La percezione del compenso dalla controparte può materialmente verificarsi solo se l'avvocato, in giudizio, abbia dichiarato di essere "antistatario", cioè di avere anticipato personalmente le spese per l'instaurazione del giudizio e di non aver percepito compensi. Questo, però, non cambia la sostanza del rapporto professionale costituito tra cliente ed avvocato: il professionista è obbligato a svolgere al meglio la sua attività difensiva (a prescindere dall'esito del giudizio), il cliente è obbligato al pagamento del compenso e delle spese, che può anche non coincidere con quello eventualmente liquidato in sentenza.
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
l'art. 2234 cc stabilisce che il cliente è tenuto a versare le spese e versare acconti sul compenso, salvo diversa pattuizione.
La percezione del compenso dalla controparte è possibile solo se l'avvocato si dichiari, in giudizio, "antistatario", cioè soggetto che materialmente ha sostenuto le spese e non ha percepito compensi.
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Il rapporto professionale viene instaurato tra cliente ed avvocato, e la conseguente obbligazione di pagamento della prestazione nasce a carico della parte assistita. L'art. 2234 CC stabilisce che il cliente deve anticipare al professionista spese ed acconti sul compenso, "salvo diversa pattuizione". L'avvocato della parte vittoriosa non ha, in genere, titolo per agire direttamente contro il soccombente per il pagamento delle spese di lite, perché queste sono liquidate in favore della parte vittoriosa. Diverso è il caso in cui l'avvocato si sia dichiarato "antistatario": il compenso ed eventuali spese anticipate, quando l'esito del giudizio è favorevole, vengono liquidate direttamente in suo favore in sentenza.
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
In realtà, se esisteva una pattuizione per cui non dovevano essere corrisposti anticipi o acconti sul compenso, questa pattuizione vale come accordo tra le parti, per cui l'avvocato non potrebbe chiedere anticipazioni. Altro discorso sono le spese vive (tipicamente il contributo unificato, se siamo già nella fase giudiziale, o il compenso del CTP-CTU): trattandosi di spese che vengono sostenute durante la causa non si tratta di anticipazioni ma di rimborsi, e come tali andrebbero comunque assicurati. Fermo restando che se per qualsiasi motivo al termine della controversia le spese non vengono poste a carico di controparte, comunque il compenso è dovuto.
Gent.ma Signora Federica,
sì, il Suo legale può farLe una richiesta in tal senso.
Avrebbe però dovuto, deontologicamente, informarLa meglio sulle modalità di richiesta delle spese ipotizzando le "varie" alternative.
In questo modo, capisco che il Suo rapporto di fiducia con il legale si possa incrinare e ai fini della vertenza non è piacevole.
Innanzitutto occorre valutare in quale tipo di sinistro siamo. Oggi nel caso di indennizzo diretto è difficile che vengono liquidate le spese dall'assicurazione, anche se non è detto.
L'accordo con il suo legale che cosa prevedeva?
Dovrebbe essere più precisa.
Hanno già risposto dalla controparte?
Signora, purtoppo questi sono accordi e questioni che deve risolvere con il
Suo legale.
Certo che se il cliente perde la fiducia nel professionista al quale si e' rivolto
e' libero di cambiare.
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
In effetti la Legge professionale consente di farsi pagare subito e Lei purtroppo immagino non si sia cautelata facendosi dare una dichiarazione scritta con la quale l'avvocato, pur precisando il compenso pattuito (perché il nuovo codice deontologico, non consente più di andare a risultato), si impegnava a incassare l'importo pattuito solo a seguito del pagamento o rifiuto del pagamento da parte dell'assicurazione. A riguardo preciso che tranne i casi in cui si tratti di terzo trasportato, l'assicurazione usualmente non riconosce le spese legali se non solo in alcune limitate eccezioni (ad esempio se è un incidente con almeno 3 veicoli coinvolti).
Buongiorno,
tutto dipende dal tipo di accordo stabilito all'atto del conferimento dell'incarico al professionista e dal tipo di spese che questi andrà effettivamente a sostenere.
Di regola l'avvocato viene liquidato all'atto della chiusura del sinistro dalla Compagnia responsabile ma, se questi dovesse svolgere un'attività non preventivata all'atto dell'incarico che preveda ulteriori spese, è corretto versare un anticipo.
Anche se non mi pare essere il Suo caso Le rammento che nei sinistri cosiddetti "ad indennizzo diretto", essendo ritenuta dalle Assicurazioni l'attività del legale superflua (e qui potrei dilungarmi in lunghe considerazioni...) spesso si rifiutano di liquidare il legale di parte facendo ricadere il debito integralmente sull'assistito.
Cordialità
Buongiorno Federica,
nei casi di risarcimento danni da sinistro stradale è buona usanza non chiedere anticipi al cliente nella fase stragiudiziale, poiché le competenze sono rimborsate dalla compagnia assicuratrice alla definizione del sinistro. Qualora invece, fallita la trattativa bonaria, fosse necessario introdurre una causa, il difensore dovrebbe chiedere un anticipo a copertura delle sole spese vive (contributo unificato per l'iscrizione a ruolo della causa, marche e spese di notifica), anche in questo secondo caso, infatti, le competenze (in caso di vittoria) verranno corrisposte dalla compagnia assicuratrice.
I miei più cordiali saluti
Gentile sig.ra Federica, preliminarmente dovrebbe chiarire se si tratta di una causa civile di risarcimento danni, ovvero di una possibile azione civile in sede penale per i danni derivanti da reato.-
In sede civile (materia di cui non mi occupo) solitamente il legale chiede un anticipo per lo studio della pratica e le spese di iscrizione della causa ed istruzione del fascicolo.-
In sede penale (materia di cui mi occupo), al di là delle spese inerenti la copia del fascicolo e la marca da bollo di € 27 da allegare all'atto di costituzione di parte civile nel processo penale, l'importo richiesto dall'avvocato è relativo esclusivamente alle sue competenze professionali.-
Comunque, al di là degli accordi verbali intercorsi al momento del conferimento dell'incarico professionale ed alla firma del mandato, è poco corretto sia ventilare un'attività legale gratuita per il proprio assistito (se non in possesso dei requisiti per accedere al beneficio del patrocinio a spese dello Stato) facendo riferimento a possibili futuri pagamenti delle competenze professionali a carico della controparte, sia richiedere ex novo, in corso di causa, spese e competenze la cui esistenza non era stata prospettata ab origine al proprio cliente.-
Si consiglia un chiarimento netto e definitivo con l'avvocato nominato, al fine di evitare che presenti o futuri fraintendimenti possano minare il rapporto fiduciario.-
Distinti saluti.-
Avv. Carlo Monaco
Buongiorno,
in questi casi è fondamentale risalire agli accordi intercorsi tra Lei ed il Suo avvocato.
Normalmente si indica, anche per iscritto, una sorta di preventivo per la fase stragiudiziale e per quella giudiziale, indicando quanto viene richiesto come fondo spese dallo studio legale per iniziare a seguire la pratica.
Normalmente un acconto viene sempre chiesto per la gestione della pratica, però dipende tutto dai Vostri accordi.
Cordiali saluti.
avv. Marta Bonacina
Può essere che il suo avvocato abbia sostenuto delle spese per l'incarico da lei ricevuto. Saluti
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
solitamente l'avvocato non chiede anticipi quando si tratta di un sinistro, poichè al momento della trattativa con l'assicurazione, questa paga anche le competenze legali.
Laddove, però, la trattativa non vada a buon fine ( o perchè l'assicurazione non paga o perchè l'offerta non è sufficiente ), il legale deve intraprendere una causa: è qui che solitamente si chiede al cliente un anticipo, quanto meno per coprire le spese vive.
Si faccia, quindi, dire, a che titolo viene richiesto tale acconto.
Cordiali saluti.
Avv. Silvia Maggini ( FI)
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
l'Avvocato ha diritto a chiedere degli anticipi sul proprio compenso, salvo accordi diversi intercorsi con il cliente. In tal caso la richiesta dovrebbe essere motivata. Spesso succede in quanto l'Avvocato ha dovuto o deve sostenere spese vive per tale pratica.
Cordiali saluti
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
Questa risposta è stata utile per 0 persone
In assenza di valida contrattazione parcellare scritta, il professionista all'inizio di ogni pratica chiede un fondo spese .
Nel caso opposto, col cliente deve sottoscriversi specifica approvazione per scritto in cui il professionista specifica anliticamente l'attività professionale ed l'importo da versarsi previo consenso del cliente, il quale se non è d'accordo può rivolgersi ad altro legale.
Mi scuso per il ritardo ma lo stesso è stato provocato da gravi motivi di salute di un congiunto.
La saluto cordialmente
avv. Sergio Puddu