Salve a tutti gentili avvocati,
dopo lunghe e interminabili discussioni con mio padre di 70 anni, siamo veramente ai ferri corti. Durante l'ultima discussione ha persino minacciato di volermi escludere dalla sua eredità, soltanto per farmi sentire dipendente da lui e acconsentire alle sue insopportabili richieste. La famosa quota legittima può essere esclusa in vita dal donante?
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Nel nostro ordinamento giuridico la diseredazione NON è ammessa e Lei, in quanto discendente (figlia), è un legittimario e come tale, la Sua quota di eredità - cd. legittima - è intangibile, con l'ovvia conseguenza che Suo padre NON potrà escluderla dall'eredità.
Per ogni ulteriore delucidazione rimango a Sua disposizione
Buongiorno,
la possibilità per un figlio di essere integralmente escluso dall'eredità del genitore è inammissibile nel nostro ordinamento giuridico, salvo il caso in cui il figlio sia stato riconosciuto responsabile di gravissimi reati ai danni del genitore.
Pertanto, lei avrà comunque diritto ad una quota di eredità c.d. "legittima", che come tale è intangibile.
Cordialmente
Avv. Campagnoli
L'unico modo per diseredare un figlio è ottenere una sentenza del tribunale che lo dichiara indegno a succedere.
I presupposti per potervi procedere sono indicati tassativamente dall'art. 463 c.c e sono comportamenti riprovevoli nei confronti del defunto a tal punto da essere escluso dalla successione.
Saluti.
Avv. L. Misuraca
Buongiorno,
il nostro ordinamento non prevede la possibilità di diseredare figlio, ovvero escludere in vita dall'eredità un legittimario, in quanto la legittima spetta per legge anche in caso di lite o comportamenti sconvenienti. Sono esclusi solo i casi di indegnità a succedere, che devono essere comunque accertati dal tribunale:
-quando il figlio ha ucciso o tentato di uccidere uno dei due genitori il coniuge o un parente ascendente o discendente;
-quando il figlio si rende colpevole di calunnia, falsa testimonianza, istigazione al suicidio nei confronti del genitore o di parenti ascendenti e discendenti;
-quando il figlio altera e modifica di nascosto il testamento o induce con violenza il genitore a cambiarlo o gli impedisce di scriverlo;
-quando il figlio scrive un falso testamento e lo fa in suo favore;
quando il figlio viola in modo grave, illecito e colposo un obbligo giuridico risultante dal diritto di famiglia, come il mancato obbligo di assistenza ai genitori.
Salve Mariella, sicuramente, essendo lei figlia, esiste la quota di legittima, il che significa che una parte del patrimonio di suo padre, al momento della sua morte, non potrà essere destinata ad altri che a Lei.
Bisogna però intendersi su un punto. Suo padre potrà donare tutti i suoi beni o una parte di essi, così come potrà fare un testamento che La esclude dalla platea degli eredi. Ove si dovesse realizzare una tra queste ipotesi - o entrambe - gli atti di per sé sarebbero efficaci e per tutelare la Sua quota di legittima Lei dovrebbe rivolgere le sue pretese contro quei soggetti che hanno beneficiato delle disposizioni fatte in vita da suo padre.
Con l'ulteriore precisazione che mentre per il testamento ogni azione ipotizzabile potrà essere compiuta solo dopo la pubblicazione del testamento, per le donazioni (che, invece, si fanno in vita, evidentemente) è prevista una forma di tutela (l'opposizione con relativa trascrizione) che può essere compiuta da subito e che è prevista proprio per salvaguardare la legittima (art. 563 c.c.).
In ogni caso, è opportuno che Lei si rivolga personalmente ad un legale che saprà illustrarle tutte le questioni in modo più esteso di quanto non sia possibile farlo qui, con un breve commento.
Confido di avrerLa aiutata e La saluto Cordialmente
Avv. Duilio Cuoci
salve il ns ordinamento non conosce quella che in gergo si chiama la diseredazione,pertanto lei ha diritto a ricevere la sua quota d spettanza.a disposizione
Stia tranquilla. La quota legittima è tutelata dalla legge. Nell’ipotesi in cui il testatore leda la quota di legittima, escludendo nel testamento l’erede legittimario dalla successione al proprio patrimonio, quest’ultimo potrà eseguire l’azione di riduzione allo scopo di reintegrare la sua quota di legittima lesa. Saluti.
Assolutamente no! Su questo può stare tranquilla, la legge riserva una quota di eredità ai figli, in percentuale variabile a seconda se vi siano altri fratelli o il coniuge, sulla quale chi fa il testamento non può neppure imporre pesi o condizioni (art. 549 cod. civ.)
Gent.le Sig.ra Mariella,
i colleghi che mi hanno preceduto hanno perfettamente ragione.
Nel ns. ordinamento non è consentita la lesione della c.d. quota di legittima.
A disposizione per eventuali chiarimenti
Avv. Enrico Carti
Concordo con quanto asserito da chi mi ha preceduta. Suo padre NON può escluderla, quanto meno dalla quota di legittima che le spetta per legge, ed anche se suo padre dovesse liberarsi del suo patrimonio si sono strumenti che le consentono di agire successivamente alll’apertura della successione.
A disposizione per ulteriori chiarimenti, saluto cordialmente.
Avv. Loretta Davanzo
Gent.le Mariella,
le minacce di suo padre sono e restano lettera morta.
Il Codice Civile non contempla la fattispecie della diseredazione ma solo quella della indegnità a succedere ed i casi sono tassativamente elencati.
Nel suo caso non ravvedo alcuna circostanza che possa essere rapportata al'istituto dell'indegnità.
Cordiali Saluti
Avv. Stefano Di Donato
Ravenna
Buonasera. No, può stare tranquilla. Se ciò accadesse si può agire in giudizio per l' azione di riduzione della legittima per tutelare il suo diritto eventualmente leso. Cordialmente.
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Dagli studi di diritto civile si apprende che la disereditazione è ammessa solo se sussista una attribuzione positiva, vale a dire altra disposizione nei suoi confronti.
Inoltre mi appare a prima vista molto strano il contegno del suo genitore, laddove si consideri che, quale discendente, Lei è successore necessario e quindi può avere diritto alla quota di legittima, diritto che troverebbe anche fondamento nella nostra Carta Fondamentale.
Mi riservo tuttavia di esaminare meglio la questione. soprattutto per aspetti riguardanti una possibile clausola di disereditazione che ancora è molto controversa fra gli addetti ai lavori
L'eventuale diseredazione in testamento sarebbe senz'altro nulla.
Con l'aiuto di un legale riuscirebbe ad ottenere la quota che la legge le riserva di diritto. Questo procedimento potrebbe essere complicato da eventuali atti compiuti in vita da suo padre in favore di terzi.
Buonasera,
Suo padre non può decidere di escluderla dall'eredità in quanto ciò non è ammesso. La sua quota di legittima le spetta senz'altro.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Cordialmente
Dott.ssa Ida Francesca Ginori
Buona sera non sarà possibile escluderla dall' eredità il nostro ordinamento non lo consente, pertanto la quota di legittima le deve assolutamente essere corrisposta. A disposizione per ogni necessità futura
Gentile Sig.ra Mariella, associandomi a quanto già scritto dai colleghi in merito al fatto che suo padre non possa escluderla dalla successione ereditaria, spero di farle cosa gradita nel precisare quanto di seguito.
I legittimari, secondo il testuale disposto dell’art. 536 cod. civ. sono “le persone a favore delle quali la legge riserva una quota di eredità o altri diritti (che) nella successione sono: il coniuge, i figli, gli ascendenti. Ai figli sono equiparati gli adottivi. (2) A favore dei discendenti dei figli, i quali vengono alla successione in luogo di questi, la legge riserva gli stessi diritti che sono riservati ai figli.”
Poiché secondo l’art. 457 del codice civile “le disposizioni testamentarie non possono pregiudicare i diritti che la legge riserva ai legittimari” è di tutta evidenza che suo padre non possa escluderla dalla successione ereditaria.
Tuttavia, tenga a mente che suo padre, in vita, è libero di disfarsi del patrimonio (con possibilità, in caso di problematiche connesse alle capacità intellettive, anche, di depauperarlo). Naturalmente, ove vengano posti in essere atti in favore di altri legittimari, questi determineranno specifici effetti in sede successoria che per brevità qui mi astengo dall'esporre.
In tale prospettiva, ove suo padre mostri una compromissione delle capacità intellettive, a causa ad esempio di patologie come l’alzheimer, Lei potrà può valutare la possibilità di rivolgersi al Giudice Tutelare e chiedere la misura protettiva dell’amministrazione di sostegno, onde proteggere la persona ed il patrimonio del genitore.
Spero di essere stata esaustiva.
Cordialmente
Avv. Donatella De Caria
Buongiorno sig.ra Mariella,
Suo padre non può assolutamente escluderla dall'eredità. Per il nostro ordinamento lei ha diritto alla Sua quota di eredità: cd legittima.
A disposizione per ogni chiarimento e informazione.
Cordiali saluti.
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Buonasera Sig.ra Mariella, Suo padre non può diseredarla. Quello che potrebbe verificarsi e che Suo padre la escluda da un eventuale testamento. In tal caso avrà facoltà di impugnarlo per lesione della quota c.d. di legittima, cioè per lesione di quella quota che la legge riserva ai legittimari, quale Lei senz'altro è, che varia a seconda del numero e titolo degli eredi e che però è senz'altro inferiore a quella che spetterebbe in mancanza di testamento.
Cordiali saluti.
Avv. Vincenzo Gurrado
Buongiorno non è ammessa la diseredezione e leo in quanto figlia ha diritto alla legittima bisogna valutare comunque la situazione.
DISTINTI SALUTI AVV.GIOVANNA ORIANI
Non è ammessa l'esclusione dell'erede legittimario dall'eredità; suo padre, per testamento, può disporre soltanto della quota cd. disponibile del suo patrimonio, ma non può disporre della cd. quota di riserva che spetta al coniuge e ai figli in quanto "legittimari". Si tratta di quota che varia a seconda di quanti siano i legittimari (solo coniuge, coniuge e un figlio, coniuge o più figli, solo figli)
Cordiali saluti
avv. Fulvio Luzzi Conti
Cara mariella,
anche se suo padre dovesse estrometterla completamente dal proprio asse ereditario la sua quota di legittima rimane tutelata dall'ordinamento. Alla morte di suo padre, una volta verificata la sua estromissione, potrà impugnate gli atti di disposizione fatti e chiedere la reintegrazione.
Le ricordo tuttavia che gli eredi , fino a quando il de cuius è in vita, godono solo del diritto di aspettativa e che ognuno è libero di disporre liberamente delle proprie sostanze: spesso si ereditato solo debiti.
Per il momento non le resta che aspettare.
Avv. Maria Croce
Come figlio Le spetta la quota legittima dell'eredità del padre, per nulla al mondo può esserle tolta. Suo padre è libero di disporre della quota disponibile dell'eredità, ma la Sua legittima è intangibile. Il nostro ordinamento ammette la diseredazione solo per soggetti non titolari di quota legittima.
A Sua disposizione per altri chiarimenti. Distinti saluti.
Avv. G. Massimo ALESSANDRO
Egr.a Sig.ra Mariella,
in punta di diritto la quota di legittima le spetta. Tuttavia registro casi in cui è possibile che un legittimario possa venire privato della sua quota se il de cuius opera anche con contratti simulati o altro per sistemare le cose in modo da non lasciare in eredità nulla o quasi ad un figlio. Per cui aldilà della spiacevole situazione le consiglio di rivolgersi ad un legale esperto in diritto successorio per approntare tutte le sue tutele.